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Il conduttore Claudio Brachino punterà l’attenzione innanzitutto sulla morte di Kurt Cobain, leader dei Nirvana. Il caso fu archiviato frettolosamente come suicidio; il corpo dell’artista fu ritrovato l’8 aprile 1994, riverso a terra nel garage della sua villa sul Lago Washington, nelle vicinanze di Seattle. Ma un investigatore rifiuta l’ipotesi del suicidio, parlando piuttosto di omicidio: secondo l’uomo infatti, la causa di questa morte sarebbe da ricercare in Courtney Love, compagna di Cobain e madre di sua figlia.
Da qui partirà Claudio Brachino, per poi allargare il campo d’indagine alla altre morti famose: i casi sono tutti accumunati da errori e superficialità, tanto da non risultare mai convincenti.
Dalla voce del grunge anni ’90 passando per Marylin Monroe, da Brian Jones a Jim Morrison e Michael Jackson, Top Secret si occuperà di ripercorrere tutte le vicende che hanno lasciato sconcerto e dubbi. Spazio anche al caso di Amy Winehouse, artista anch’essa rimasta vittima di droghe ed eccessi, scomparsa a soli 27 anni nell’ottobre 2011. Nei giorni scorsi è uscito nelle sale inglesi il documentario Amy, che ricostruisce la vita della cantante tra carriera e vita privata. In particolare, è stato diffuso in rete un estratto del film che mostra la Winehouse mentre registra Back to black; ad assisterla in sala d’incisione, un giovane Mark Ronson, oggi affermato dj e produttore musicale.
È stata definita la “maledizione del rock“: cantanti di talento morti in condizioni ancora da chiarire, tutti consumati da depressione, abuso di farmaci, alcol e sostanze stupefacenti. Con un altro elemento in comune: ogni volta, la polizia ha sempre liquidato tutto come suicidio, nonostante alcuni elementi sembrino non concordare con questa ipotesi.
Per Top Secret, quella di domani è la terza puntata del nuovo ciclo. Le atmosfere del programma evocano inequivocabilmente trasmisisoni già viste come Mistero e Adam Kadmon-Rivelazioni: E’ soprattutto il modo di gestire gli argomenti a ricordare appuntamenti televisivi nei quali l’indagine corretta e credibile non esiste quasi mai. In effetti, per catturare la curiosità del pubblico, vengono proposte ipotesi, molte delle quali prive di qualsisi fondamento e finalizzate solo a inculcare dubbi.
Molto spesso, questo modo di procedere può rivelarsi deleterio per un pubblico più fragile ed emotivamente più sensibile.