Si comincia: il conduttore anticipa i temi della puntata, principalmente a sfondo religioso. Andrà a Lourdes, poi si parlerà di Vincent van Gogh e delle profezie di Nostradamus. Un’altra protagonista della puntata sarà Maria Maddalena. Spazio anche all’antica questione del Sacro Graal.
Giacobbo parte da Lourdes, dove c’è il notissimo santuario dedicato alla Vergine. Ricostruisce la storia di Bernadette Soubirous, che l’11 febbraio del 1858 ebbe la prima di diciotto apparizioni della Madonna, che su defini l'”Immacolata Concezione”, parole che non furono immediatamente capite dalla piccola contadina.
Dal Santuario, Giacobbo si sposta nella casa dove visse Bernadette, una dimora molto semplice, costituita soltanto da una stanza. Alcuni in passato pensavano che la ragazza fosse soltanto una millantatrice, una pazza. Il Clero non la credeva e anche i suoi genitori erano scettici. Bernadette, però, non era come la si voleva dipingere: era invece una persona molto schiva, timida e lontana da ogni forma di esibizionismo.
L’ultima apparizione si verificò nel luglio dello stesso anno. Poi, la ragazza entrò in convento e lì visse fino alla sua morte, nel 1879, all’età di trentacinque anni. Bernadette fu proclamata santa nel 1833. Le telecamere del programma ci portano all’interno della grotta delle apparizioni, dove c’è la statua della Vergine.
Danila Castelli è una donna che nel 1989 si recò a Lourdes a chiedere aiuto alla Madonna per combattere contro una terribile malattia che la affliggeva. La donna racconta il suo viaggio nella cittadina francese, alla fine del quale ogni sintomo della sua patologià sparì improvvisamente. Proprio nel santuario, c’è un apposito ufficio medico che si occupa di valutare i casi di guarigione miracolosa. Si tratta di una struttura unica al mondo.
Dai Pirenei alla Provenza, dove viene verata Maria Maddalena. Giacobbo è a Saint-Maximin-la-Sainte-Baume , dove è stata realizzata una basilica (seppur incompiuta) in suo onore. Qui sono presenti delle reliquie della Santa, in particolar modo il teschio. Il conduttore entra nella chiesa e porta il telespettatore nella cripta, dove si trovano i resti della Maddalena di cui viene ripercorsa brevemente la vita.
L’indagine sulla donna prosegue. La questione è se la donna possa considerarsi una semplice discepola di Gesù Cristo o la sua compagna, come affermato da alcuni vangeli apocrifi. Giacobbo si sposta a Rennes – Le chateau, dove si trova un’altra chiesa dedicata alla Maddalena. Si parla di un misterioso tesoro, che permise al parroco del tempo, Berengèr Saunière, a fine 1800, di arricchirsi ed aiutare anche la comunità locale. In cosa consiste questo tesoro? Che sia il Santo Graal? Giacobbo è imbattibile nel creare mistero.
Un po’di confusione si crea nel momento in cui si parla della leggenda collegata alla nascita della dinastia dei Merovingi, che sostiene che questa sarebbe il frutto dell’unione di Maria Maddalena e Gesù Cristo. Il Santo Graal non sarebbe dunque una coppa ma piuttosto il sangue che scorre nelle vene degli esponenti di questa dinastia. La storia è piuttosto controversa, contorta anche nel modo in cui è presentata, in un mix di esoterismo, arcano e leggenda. Segue una visita all’interno della piccola chiesa, dove ogni elemento che la compone sembra essere avvolto da un alone di mistero.
Il fantomatico tesoro di Berengèr Sauniere potrebbe essere legato al fatto che, nel cimitero della chiesa di Rennes – le chateau, sarebbe seppellito un re. Cosa, però, che non ha mai avuto una conferma. E così il mistero del tesoro rimane tale, come detto senza mezzi termini dal conduttore, che chiude l’argomento lanciando una serie di interrogativi. Il viaggio religioso in Francia continua rivivendo i luoghi più significativi della storia dei Catari, una setta cristiana attiva tra il 1300 e il 1500.
Cos’è nello specifico il Santo Graal, di cui forse i Catari sono stati i custodi e per cui forse sono stati perseguitati ed annientati? Secondo la tradizione più diffusa, si tratterebbe della coppa da cui Gesù bevve durante l’ultima cena. Ma ci sono altre scuole di pensiero: chi dice che è un meteorite, una pietra magica o addirittura una dinastia di discendenti diretti del Cristo.
Spazio, come anticipato, anche all’arte. Il protagonista di questo stralcio di puntata è dedicato a Vincent Van Gogh. Il grande pittore visse tra il 1889 e il 1890 in un manicomio a Saint Remy de Provence. Si ricostruisce il celebre caso del taglio dell’orecchio sinistro, a seguito di una forte lite con il collega Paul Gauguin. Questa è la versione ufficiale: alcuni studiosi tedeschi ne hanno proposto una alternativa, che riterrebbe responsabile Gauguin dell’accaduto.
Giacobbo mostra al pubblico la piccola cella del manicomio dove era ricoverato e in cui dipinse “La notte stellata”. Un quadro che anticiperebbe un fenomeno atmosferico scoperto, il “flusso turbolento”, dagli scienziati soltanto 50 anni dopo la realizzazione del dipinto.
La parola “mistero” è tipica della persona di Van Gogh (e nella filosofia del programma), che ha avvolto la sua vita e anche la sua morte, non chiara neppure oggi. Dalla pittura ad un altro oscuro visionario, Nostradamus, autore di numerose profezie, scritte in un linguaggio difficile da decifrare. Secondo alcuni, queste venivano fuori dalla lettura degli astri, secondo altri dalla lettura dei bagliori del sole nell’acqua.
Alcuni hanno visto in Nostradamus capace di profetizzare fatti storici che sarebbero avvenuti secoli dopo. Ad esempio, c’è chi pensa che già sapesse addirittura dell’attentato dell’11 settembre a New York, ma certamente non può esserci conferma di questa idea. Lo scrittore francese avrebbe anche delineato con anticipo figure storiche come Napoleone Bonaparte, Luigi XIV ed Adolf Hitler.
Si chiude qui la sesta puntata di Voyager – ai confini della conoscenza. La prossima andrà in onda martedì 20 luglio, alle 21.15, sempre su Rai 2.