Cominciamo da Rai1 che ha vissuto un felicissima stagione per la fiction. Da “Braccialetti rossi” a “Sorelle” fino a “Il commissario Montalbano” è stato un crescendo di ascolti.
Per quanto riguarda il settore intrattenimento, apparentemente il risultato sembra lo stesso. Ma ci sono dei chiari segnali di crisi su cui intervenire. Infatti la recente edizione de “I migliori anni” condotta da Carlo Conti pur avendo fatto riscontrare ascolti positivi ha mostrato una debolezza strutturale che ne consiglia la definitiva messa in pensione.
Si è salvato Ballando con le Stelle 12 ma ha dovuto scendere a compromessi con un trash ed una volgarità mai riscontrati precedentemente sul palcoscenico del dancing show di Milly Carlucci. Nel pomeriggio domenicale L’Arena di Massimo Giletti si salva mentre è completamente da rivedere la formula di Domenica In. Neanche Pippo Baudo è riuscito a restituirle la dignità tanto auspicata; purtroppo settimanalmente è arrivata sempre seconda rispetto alla concorrenza rappresentata da Domenica Live. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Da rivedere completamente anche la formula de “La vita in diretta“. Quest’anno il contenitore quotidiano di Rai 1 condotto da Marco Liorni e Cristina Parodi ha avuto degli ascolti estremamente bassi. Lo schema non funziona più, è totalmente obsoleto e va rivisto il prima possibile.
Qualche attenzione merita anche “La prova del cuoco“. Mentre è stato, finalmente, chiuso “Torto o ragione” condotto, subito dopo il Tg1 delle 13:30, da Monica Leofreddi. Un programma che non aveva più ragione di essere visto che è anche una copia, quasi conforme, di “Forum“. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Passiamo invece a Rai 2. Fra i top della stagione c’è da includere la fiction con prodotti come “Rocco Schiavone” e “La porta rossa“. Discreti risultati, ma inferiori alle aspettative, ha ottenuto “Facciamo che io ero” condotto dall’attrice e comica Virginia Raffaele che ha chiuso solo al 10% di share. Da segnalare la ripresa di Nemo-nessuno escluso, il programma di approfondimento giornalistico condotto da Enrico Lucci e Valentina Petrini. Partito da uno striminzito 3% è riuscito a superare anche il 7% di share.E’ la dimostrazione di come si possono cambiare le sorti di una trasmissione intervenendo in maniera positiva.
In fatto di sperimentazioni vanno segnalate le docu-fiction “Il collegio” e “Meglio tardi che mai“. Due prodotti che hanno avuto al centro gli studenti e gli anziani fotografati e seguiti in due modi differenti che, pur con i dovuti limiti, hanno rappresentato una innovazione.
“Il collegio” aveva come protagonisti studenti rispediti negli anni 60, mentre “Meglio tardi che mai” ha dato spazio alla terza età rappresentata in maniera frizzante, leggera e senza alcuna malinconia. Nel novero delle sperimentazioni anche “Sbandati” con Gigi e Ross che non si è rivelato incisivo e convincente. Meglio la conduzione, per quattro puntate, di Costantino della Gherardesca.
Buon impatto per “Secondo Costa” proposto nella seconda serata di Rai 2 ma ci sono prospettive che restano una utopia. Assolutamente insufficiente “Rai dire news” in onda nellla fascia access prime time di Rai 2 con Mia Ceran, Mister Forest e la Gialappa’s Band. Da bocciare la nuova edizione di “Made in Sud” crollata persino al 5% di share. Anche la riesumazione di “Furore” è stato un errore che la seconda rete non doveva permettersi. {module Pubblicità dentro articolo 3}
Per quanto riguarda Rai 3 da segnalare che #Cartabianca il nuovo talk show con Bianca Berlinguer non è riuscito a migliorare di molto gli ascolti del prime time della rete. E salvo pochi casi, come la seconda ospitata di Flavio Insinna, l’audience è stata nettamente bassa. Decisamente un flop è stato “Amore criminale” e la messa in onda della seconda stagione di “Gomorra” è andata peggio di quanto ci si aspettava.
Continua invece ad interessare il pubblico il programma dedicato agli scomparsi “Chi l’ha visto?“, mentre la docu-fiction nel 2017 ha ottenuto un buon riscontro di pubblico. Da segnalare tra queste “Caro Marziano” con Pif e “Stato civile – l’amore è uguale per tutti” sulle unioni civili in Italia. Appena sufficienti i risultati per “Gazebo” condotto da Diego Bianchi espatriato a La7 e per l’edizione mattutina di “Mi Manda Rai3” condotta da Salvo Sottile. L’edizione serale invece ha avuto molti problemi. Ha superato l’esame, invece, il nuovo Report condotto da Sigfrido Ranucci.