Ne ricordo la calma che gli proveniva dalla consapevolezza di una perfetta conoscenza di tutti i risvolti dell’animo umano. E l’orgoglio di essere stato allievo alle scuole medie di Pier Paolo Pasolini. Un incontro, diceva, che mi ha cambiato la vita ed è stato determinante per le mie scelte successive. Infatti Cerami è stato suo aiuto regista in due film “Comizi d’amore” (1965) e “Uccellacci, uccellini” (1966) nel quale recitavano Totò e Ninetto Davoli. Ma l’incontro con Pasolini ha avuto risvolti anche nella vita privata: Cerami ne ha sposato una cugina.
Amava scrivere, da sempre. E, nel 1976, pubblica il suo primo romanzo: Un borghese piccolo piccolo del quale Italo Calvino ha detto “dalla prima pagina, il romanzo di Cerami ti prende obbligandoti a fissare uno sguardo spietato su un campione di società italiana quanto mai rappresentativo” La sua è una satira spietata del mondo piccolo borghese dal quale Mario Monicelli trasse il film omonimo con una grande interpretazione di Alberto Sordi. Amava questo libro e la sua creatività di scrittore ha contribuito a trasformarlo in uno sceneggiatore attento a tutti i risvolti psicologici dei personaggi.
Tra i romanzi più riusciti, dopo la prova d’esordio, c’è La lepre, del genere storico-fantastico, scritto del 1988. Del 1994 è il Signor Novecento, racconto musicale in collaborazione con Nicola Piovani dal quale fu tratto nel 1998, lo spettacolo teatrale “Romanzo musicale”. La sorpresa per chi non conosce a fondo Cerami è che si è cimentato anche nel genere letterario “noir” con “Fattaccio” in cui racconta e analizza quattro famosi delitti e si è messo alla prova come scrittore di commedie tra cui “L’amore delle tre melarace”.
Il suo “mestiere di sceneggaitore” gli piaceva molto, ne parlava con soddisfazione e amore. E’ in questo settore che la sua innanata capacità di scrittore ha trovato la sua massima espressione. Indimenticabili le sue collaborazioni con Bellocchio (Salto nel vuoto) Gianni Amelio (Colpire al Cuore, Porte aperte) Ettore Scola (Il viaggio di Capitan Fracassa), Giuseppe Bertolucci (Segreti, segreti) Francesco Nuti (Tutta colpa del Paradiso) Antonio Albanese (Uomo d’acqua dolce, Il nostro matrimonio è in crisi)
Il sodalizio con Roberto Benigni è stato tra i più fortunati. Per “La vita è bella” pellicola vincitrice di tre Premi Oscar, ricevette anche lui una nomination. Da quel momento dietro ogni script di Benigni, c’era sempre la sua presenza. Parliamo di film come Il piccolo diavolo (1988) Johnny Stecchino (1991), Il mostro (1994) Pinocchio (2002) La tigre e la neve (2005).
C’era un altro aspetto che Vincenzo Cerami amava ricordare della sua gioventù: l’impegno nel rugby a livelli professionali. Ma Cerami ha ricoperto anche incarichi politici, come Ministro dei Beni Culturali del governo ombra del Pd, in uno dei periodi del governo Berlusconi. Ha ricoperto la funzione di Asssessore al Comune di Spoleto. E a Cinecittà lo ricordano anche come docente della scuola di Cinema Act Multimedia, un impegno al quale era molto legato.
I telespettatori di Rai1, nella serata del 16 giugno, hanno visto Roberto Benigni e Nicola Piovani ritirare a suo nome il David di Donatello alla carriera. E’ stato l’ultimo riconoscimento della sua vita e della sua prestigiosa incursione nel mondo della letteratura e del cinema.
Per ricordarlo, questa sera Rai1 cambia la programmazione e manda in onda in prima serata “La vita è bella”. Giovedì 18, Iris la rete del digitale terrestre free di Mediaset manda in onda una maratona di quattro pellicole a partire dalle 19. Si tratta di Mortacci, Il viaggio di Capitan Fracassa, I cammelli e Casotto. Sky non è da meno. E omaggia il celebre sceneggaitore con una speciale programmazione tra oggi e domani. Stasera va in onda Un borghese piccolo piccolo su Sky Cinema Hits HD con replica giovedì 18, alle 13,30. Alle 23,15 è la volta di Johnny Stecchino replicato sempre giovedì 18 alle 15,40. E su Sky Arte HD, ancora domani alle 20,30, viene proposta un’intervista inedita dal titolo “Vincenzo Cerami – il poeta del cinema”.