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Un personaggio, quello di Annamaria, che affronta un doloroso lutto. Ma l’intento nel prepararlo, ci ha raccontato l’attrice, non era quello di mostrare una persona che si crogiolasse nella sua sofferenza, quanto una madre che lo affronta. Annamaria raccoglie tutte le proprie forze perché sente di doverlo sia al marito che ai figli: non una donna che si ripiega su se stessa, ma una che, quasi con rabbia, riprende in mano la propria vita. Inoltre, seppur basata su toni realistici, Tutti insieme all’improvviso è una commedia, per cui qualsiasi altra scelta sarebbe apparsa forzata e fuori luogo: trovare un equilibrio perciò, si è rivelato tutt’altro che semplice.
L’attrice ha condiviso poi un lato molto privato: il senso dell’abbandono, ci ha detto, lo conosce molto bene in quanto orfana dall’età di 12 anni. lei stessa è uan che ha reagito, anche se da piccoli ci si può aggrappare ai sogni; da grandi invece, come nel caso di Annamaria, è più difficile rialzarsi. Quello che aiuta è, tutto sommato, il senso di responsabilità. Non a caso, Annamaria è il punto di riferimento della famiglia: una donna solida, energica, sincera, nonostante il momento di forte fragilità che sta attraversando.
Tra i vari impegni professionali infine, la Indovina ci ha anticipato la sua partecipazione al prossimo film di Fausto Brizzi, in uscita a marzo.