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La storia è basata sul giovane Elio Sorrentino (Guglielmo Scilla) 25enne pugliese che, all’ultimo momento, si vede sfuggire la vittoria ad un talent show al quale aveva partecipato. A relegarlo in seconda posizione, nella classifica finale, è la volontà del direttore dell’emittente sulla quale va in onda lo show, Michele Ruben (Giuseppe Zeno). Per favorire l’avversario viene truccato il televoto.
Da questo momento tutto il racconto è basato sul dietro le quinte del talent, mettendone in evidenza trucchi beceri, piccoli e grandi imbrogli, dinamiche estremamente discutibili. Sembra quasi che la serie si sia posto l’obiettivo di demolire la credibilità dei talent show, genere molto frequentato dalla tv generalista e aperto ai giovani. Basti pensare solo ad Amici e X Factor programmi che hanno portato alla ribalta artisti come Emma Marrone, Alessandra Amoroso, Lorenzo Fragola, solo per citare qualche nome. Cantanti che non si sono dimostrati, almeno per adesso, meteore, come, invece, è stato più volte sottolineato nel corso della prima puntata di Baciato dal sole. Addirittura viene ribadita, da alcuni personaggi, l’inutilità di conoscere i nomi dei partecipanti ad un talent perchè spariranno in breve tempo come è sempre avvenuto. Una vera umiliazione per i giovani.
La sceneggiatura è costruita sulla più pura banalità anche attraverso battute che sembrano uscite dalle barzellette più insignificanti e grossolane. I personaggi non sono assolutamente catalogabili nella categoria del reale, a partire dal direttore dell’emittente Ruben: Giuseppe Zeno non riesce a conferirgli la pur minima credibilità. L’attore sembra ingessato in una recitazione statica e quasi irreale, fredda e sostenuta.
Giuseppe Scilla il protagonista, You Tuber conosciuto come Wllwoosh, appare anche lui distante da un giovane della sua età, invischiato in una storia più grande di lui che lo fa soccombere e lo travolge miseramente. La sua vicenda procede per luoghi comuni, prevedibile e scontata come ogni altro evento che lo riguarda.
Non si riesce davvero a capire il motivo per il quale Baciato dal sole dovrebbe scatenare la curiosità e l’interesse degli under venti. Non basta strappare una star del web alla rete e trasportarla in un’altra rete (televisiva) per coinvolgere chi ancora crede nei sogni legati ai talent show.
C’era bisogno di una vicenda più robusta dal punto di vista strutturale, con personaggi più vicini al vero mondo dei talent e dei giovani. Ma soprattutto c’era bisogno di un’idea costruttiva che invece era del tutto assente.
E basta con la ricorsa al mondo del web diventato un serbatoio a cui il piccolo schermo attinge sconsideratamente e senza criterio, solo per conquistare un pubblico che segue la tv in maniera del tutto differente da quella tradizionale.