Dotato di una autorità innata ma mai autoritario, ha un modo di fare molto familiare che infonde sicurezza. Dal punto di vista personale Bruno Schumann viene da un grandissimo dolore. Ha perso infatti una figlia in circostanze drammatiche. La tragedia ha influito sulla sua vita spronandolo ad essere sempre al servizio degli altri. Un dolore che gli ha dato anche la capacità di guardare oltre le apparenze umane e di studiare vittima e carnefice a fondo, cercando di essere così una sorta di psicologo del crimine. Schumann organizza corsi di vittimologia, una disciplina che studia e approfondisce il rapporto tra vittima e aggressore. Proprio per questa sua capacità di riflettere su i casi che gli si presentano e di entrare nella psicologia di vittime e aggressori Bruno Schumann rappresenta una sorta di nuova frontiera per le investigazioni. E forse evoca in alcuni comportamenti il più celebre “collega”, il commissario Montalbano.
Il commissario Schumann, titolo originale Der Kriminalist, è una serie televisiva tedesca di genere poliziesco prodotta dal 2006. Protagonista è l’attore Christian Berkel; altri interpreti principali sono Frank Giering, Maya Bothe, Janek Rieke e Anna Blomeier.
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Questa sera Retequattro propone due episodi in prima visione della nuova serie. I titoli sono rispettivamente: Una grande famiglia e L’ultimo volo.
Primo episodio
Manja Nowak, la giovane protagonista di “Checker Kreuzkolln”, una serie televisva trash, viene avvelenata sul set. Schumann scopre che la ragazza aveva avuto una vita difficile e che non si faceva scrupoli quando si trattava di avere una parte. Scopre anche che Roland e Kim, i due produttori del programma, affidavano spesso a Manja la loro bambina. Il commissario si accorge di essere spiato e sospetta proprio della coppia di produttori. Le contraddizioni in cui cadono Roland e Kim, fanno capire a Schumann che, in realta’, la bambina e’ la figlia naturale di Manja e Deniz, il responsabile della sicurezza sul set. Al commissario bastano questi indizi per arrivare alla verità.
Secondo episodio
Lungo l’aerovia dell’aeroporto berlinese viene rinvenuto il cadavere di una assistente di volo, Ricarda Lohberg. La morte non e’ ascrivibile a una caduta dall’alto, ma a un banale colpo al cranio, cui e’ seguita la caduta. Le indagini si snodano attorno alla personalita’ di Ricarda, una bella donna di mezza eta’ consapevole del proprio fascino, ma incapace di accettare il tempo che passa. I sospetti cadono su Tayo, il marito di colore piu’ giovane di lei, Kai Embacher, il pilota con cui avrebbe dovuto fare il suo ultimo volo prima di andare in pensione e Steinert, un ex pilota vittima del suo fascino.
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