Apre la conferenza Tinni Andreatta, direttrice di Rai Fiction: Non uccidere 2 avrà episodi da 50 minuti, per adattarsi ai format internazionali. Saranno dunque sei serate con12 episodi, collocati nel giorno tradizionalmente riservato alla fiction. Non solo: è anche la prima serie ad essere interamente caricata su Rai Play prima della trasmissione televisiva.
La parola passa quindi a Ilaria Dallatana, direttrice di Rai 2: “Questa serie ha personaggi con una grande caratterizzazione psicologica, sono contenta che per la prima volta ci sia una donna al comando”. Il riferimento è naturalmente alla protagonista Miriam Leone. La Dallatana sottolinea poi come il prodotto ottenuto sia un esempio virtuoso di un lavoro a più livelli: non solo la realizzazione della serie, ma la diffusione su più piattaforme.
Maria Pia Ammirati invece, spiega come su Rai Play sia proprio la fiction il genere che ottiene maggior riscontro e successo. Sul sito poi, saranno presenti contenuti extra.Ad ora, la piattaforma conta su 59milioni di visualizzazioni al mese.
Interviene il produttore Lorenzo Mieli: “Il risultato si deve a Claudio Corbucci, lo showrunner della serie. Ringrazio Miriam, che è riuscita a trasformare il personaggio in questo modo. Solo con la Rai si può fare un prodotto industriale, e solo con questa Rai si è potuto fare”. La collocazione su Rai 2 inoltre, nonostante il dispiacere per aver lasciato Rai 3, è un ulteriore investimento. A posteriori, Mieli ringrazia sia Gubitosi che Antonio Campo Dall’Orto, grazie a cui si è avuto questo secondo ciclo: “È incredibile che un dg che ha rischiato così tanto, sia dimissionario”.
Quindi Claudio Corbucci: “Ho visto una squadra dedita a un progetto: una barca che va unita in un un’unica direzione. Lo stile creato al rimo anno, è diventato il dna delle persone con cui ho lavorato”.
Roberto Ceccato mette in evidenza la sinergia che si è creata con il centro di produzione di Torino, sulla scia di quanto avvenuto a Napoli per Un posto al sole con la Freemantle.
Miriam Leone ringrazia per il personaggio di Valeria, un “regalo” che qualsiasi attrice vorrebbe: “Ho pensato a chi ispirarmi. Alla fine mi è sembrato che Antigone fosse il riferimento giusto, colei che seppellisce i suoi morti. Sono felice di entrare nella contemporaneità con una serie italiana di livello internazionale”. ” E poi -ironizza- il girno dopo è il 2 giugno, è festa: potete fare binge watching, non avete scuse”.
Infine Matteo Martari: “Andrea ha una grande cotta per il suo capo. A un certo punto ci sarà un grande vuoto, perché io non leggerò più di Andrea”. In questa stagione il perosnaggio evolverà, diventando il compagno di Valeria.
Iniziano le domande dei giornalisti. La Andreatta spiega che il passaggio a Rai 2 è stato naturale, dato che la rete negli ultimi mesi si è aperta a questo filone. Corbucci invece, sull’addio di Monica Guerritore, chiarisce che non si è raggiunto un accordo: la sua inaspettata dipartita, in compenso, ha consentito una maggiore creatività.
Marida Caterini chiede quali sono le aspettative in termini di ascolti. Risponde la Andreatta: “Lo spostamento è stata una scelta obbligatoria per dare visibilità alla serie. La collocazione è importante, credo che quella della vecchia edizione non fosse particolarmente adatta al genere di prodotto: non amo però sbilanciarmi sugli ascolti, mi aspetto dati vicini alla media di rete. Mi aspetto però, soprattutto, un risultato intenso da parte di un pubblico che sta scegliendo sempre più la fiction su Rai 2”.
La Rai si è trasformata in una media company: dopo aver sperimentato anteprime di pochi minuti, si è scelto di mettere a disposizione l’intera serie prima della messa in onda, perché Non uccidere è un prodotto innovativo. Il prossimo obiettivo è quello di rendere i contenuti “downloadabili” anche dall’estero.
Essendo i pubblici diversi, non si teme una cannibalizzazione degli ascolti televisivi: il target giovane, a cui la serie fondamentalmente si rivolge, è disabituato alla programmazione verticale e ha abitudini di fruizione diverse.
La conferenza stampa si conclude qui. L’appuntamento è su Rai Play e Rai 2.