Nella terza puntata de La regina di Palermo ritroviamo Rosy in Colombia protetta dal trafficante Vincent Puebla. Qui è riuscita a ricostruirsi un’esistenza ed a dimenticare, almeno parzialmente il passato. Ora ha un nuovo compagno e aspetta un figlio.Quando dà alla luce il bambino, lo chiama Leonardino. Ma dopo il parto scopre che il fidanzato vuole liberarsi di lei e così lo uccide per tornare poi in Sicilia.
Dopo il suo ritorno a Palermo, Rosy ha intenzione di espandere i suoi traffici e il suo potere fuori dal territorio della città. Al suo fianco un vecchio amico di famiglia, Il Puparo, e il camorrista Vito Portanova. Insieme decidono di diventare i padroni del traffico di rifiuti in Sicilia.Per raggiungere il suo scopo è disposta a tutto, anche a dare vita a una guerra di mafia senza confini.Una guerra che potrebbe avere delle conseguenze terribili in termini di vite umane.
Le vicende private, però, cambiano i suoi piani: Leonardino sta male ed ha bisogno di cure. Quando il bambino viene portato in ospedale, Rosy Abate scopre che il padre del piccolo è Ivan Di Meo.
A dare la caccia a Rosy c’e’ sempre Claudia Mares, affiancata in Duomo dal nuovo Vicequestore Domenico Calcaterra (Marco Bocci).
Verso la fine della puntata, Rosy viene arrestata. A questo punto comunica alla Mares di voler diventare collaboratrice di giustizia. Preoccupata per il futuro di Leonardino, la Abate le affida suo figlio che ha bisogno di un trapianto di midollo e di cure adeguate.