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Cominciamo a riprendere le fila di quanto è accaduto nella scorsa stagione. La terribule guerra di mafia che aveva coinvolto la città di Sirenuse, aveva azzerato i vecchi vertici della delinquenza organizzata. Ma intorno agli antichi e terribili capi gira un nuovo esercito di boss emergenti assetati di potere e di soldi che cerca l’occasione giusta per poter mettere le mani sulla città.
in particolare il bottino da conquistare è una partita di droga del valore di molti milioni che è gelosamente custodita dallo stesso Fortebracci. I tentativi per toglierli il prezioso carico si susseguono ma vanno sempre a vuoto. Fortebracci è un boss spietato ma anche furbo e sa prevenire le mosse dei suoi avversari, non solo anticipandole ma anche sterminando i nemici con i suoi metodi feroci.
C’è una sola possibilità per “ammorbidire” il boss: toccargli la figlia Antonia. Ed è proprio sulla bambina che si concentrano le attenzioni delle bande rivali emergenti. Viene messo in atto un piano di rapimento.
Quando la piccola scompare, Tonio Fortebracci è letteralmente sconvolto: sembra impazzire dal dolore. Ad aumentare l’angoscia c’è una constatazione: lui non ha ancora capito quale delle bande nemiche ha preso la figlia. Non tutti i piccoli biss emergenti sono interessati alla droga, infatti. Ma lui sa benissimo di essere al centro di vendette e odi da parte di molti. A cominciare dal commissario Rolla (Francesco Testi) che ha sempre cercato di ricondurlo in prigione. Ma c’è anche un’altra persona che cerca di ucciderlo per vendetta: è Antonia (Laura Torrisi) la donna che lui ha amato con tutte le sue forze ma che è convinta che Fortebracci le ha ucciso il fratello. Tra i due c’è un rapporto tormentato che oscilla tra amire e odio.
Tutto adesso è concentrato sulla ricerca di Antonia. Il boss è disposto a tutto, a qualsiasi compromesso, a stipulare patti, a pregare, a cedere il suo patrimonio. Purchè Antonia sia salva.
In un crescendo di suspense e di azione, procede la serie che lascerà sul campo molte vittime tra omicidi e inaspettati colpi di scena.
Ancora un ibrido tra violenza e sentimenti, dunque, per Gabriel Garko.
La sanguinosa faida mafiosa che ha sconvolto la città di Sirenuse in Sicilia, e che si è conclusa con l’eliminazione dei vecchi padrini, ha lasciato un vuoto di potere. Così, si sono scatenate le ambizioni dei boss emergenti decisi a impadronirsi di un ingente carico di droga, del valore di molti miliardi, in possesso di Tonio Fortebracci (Gabriel Garko).
Tutti i nemici sanno che uomo astuto e spietato sia Tonio e per batterlo dovranno colpirlo nel suo unico punto debole, la figlia Antonia (Beatrice Galati).
Il rapimento della bambina sconvolgerà Tonio tanto da costringerlo a scendere a patti. Ma con chi? Non tutti i suoi rivali sono interessati alla droga. Alcuni sono mossi da desiderio di vendetta, fra questi il commissario Rolla (Francesco Testi), che spera di vedere Tonio in galera, e poi Carmela (Laura Torrisi), l’unica donna che Tonio abbia veramente amato ma che, ritenendolo l’assassino di suo fratello, cercherà in ogni modo di ucciderlo.
In un crescendo di avvenimenti drammatici, col solo aiuto del fedele amico Ricky (Cristiano Pasca), Tonio si lancerà alla ricerca disperata della figlia. Niente avrà più importanza per lui e sarà disposto a sacrificare tutto, potere, ricchezza, pur di salvare Antonia.
La fiction, prodotta dalla Ares Film di Alberto Tarallo e Teodosio Losito, è diretta da Luigi Parisi e Alessio Inturri.