Ve ne proporremo una nuova ogni venerdì fino al 12 ottobre. Vi abbiamo già presentato Bloodline, Grace & Frankie, Marco Polo, Marvel’s Daredevil e Narcos. Siete pronti a scoprirle tutte? Ecco a voi l’ultima: Unbreakable Kimmy Schmidt.
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Genere: Comedy
Network: Netflix
Stagioni: 1° conclusa, rinnovato per la seconda
Episodi: 13 da 25 minuti
Produttori: Tina Fey (30 Rock e Saturday Night Live), Robert Carlock (30 Rock e Friends) e David Miner (Brooklyn Nine-Nine, Parks and Recreation e 30 Rock)
Personaggi
– Kimmy Schmidt (Ellie Kemper, Le amiche della sposa e The Office) è una giovane donna che viene liberata dopo aver passato quindici anni segregata in una cantina. Tornata nel mondo reale decide di trasferirsi a New York e di iniziare lì la sua nuova vita da adulta.
– Titus Andromedon (Tituss Burgess) è il coinquilino, apertamente gay, di Kimmy a New York. Vive le sue giornate nella speranza di diventare una stella di Broadway, accettando anche i lavori più buffi.
– Jacqueline Voorhees (Jane Krakowski, Ally McBeal e 30 Rock) è una ex hostess di volo sposata con un ricco newyorkese che vive con i due figliastri e il suo cagnolino. Assume Kimmy come baby sitter, ignara della sua vera identità.
– Lilian Kahshtupper (Carol Kane, Gotham) è l’eccentrica e svampita padrona di casa di Titus e Kimmy.
La trama
Kimmy Schmidt ha 29 anni ed è nata e cresciuta in una cittadina dell’Indiana. La sua sarebbe una storia qualunque se lei non fosse una delle “Donne Talpa”, quattro donne che sono state segregate per 15 anni in un bunker sotterraneo da un fantomatico predicatore. Perché passare 15 anni in un bunker? Perché l’apocalisse sta arrivando e quello è, apparentemente, l’unico modo per sopravvivere.
Siamo finalmente arrivati al giorno della liberazione e cosa decide di fare Kimmy per tentare di recuperare il tempo perduto? Trasferirsi a New York, nascondere il più possibile la sua vera identità e costruirsi una nuova vita. L’arrivo nella grande mela spaventerebbe chiunque ma non lei, l’ingenua e costantemente stupefatta e allegra Kimmy inizia la sua nuova avventura andando a vivere con Titus, aspirante diva hollywoodiana apertamente gay e con pochi soldi in tasca.
Le avventure della rossa più impacciata e candida della città coinvolgeranno anche la sua nuova datrice di lavoro, l’annoiata Jacqueline, e la sua padrona di casa, l’eccentrica Lilian.
Tra incontri improbabili, avvocati non all’altezza, predicatori molto telegenici e momenti di comicità pura la nuova vita dell’impacciata e innocente Kimmy avrà una bella svolta.
Il giudizio
Unbreakable Kimmy Schmidt è assolutamente divertente, piacevolissima da vedere e con la sigla migliore dell’anno. Creata da Tina Fey (solo questo dovrebbe farvi capire di cosa parliamo) e Robert Carlock, questa è una di quelle serie che una volta iniziata non potete non finire. Buffa, goffa e stupita, la protagonista è una bambina che si scopre un giorno adulta e che vuole scoprire e vivere la realtà. La persona con cui condivide questo viaggio è l’improbabile Titus, un omone nero che ha il sogno di diventare una stella di Broadway e che troverà proprio nella bizzarra coinquilina la spinta giusta per continuare il suo cammino verso la fama. Jacqueline completa questo terzetto di strani personaggi, mostrando le vanità e le fragilità di una donna che è riuscita a sposare l’uomo giusto ma che non si rende conto di cosa questo comporti.
Questi sono tre personaggi molto diversi ma molto simili, nonostante il loro passato sia diverso si trovano tutti nella medesima situazione: spaesati ma desiderosi di riportare le proprie vite in carreggiata, delusi dal passato ma speranzosi per il futuro, feriti ma battaglieri. Badate bene, ci troviamo di fronte a una serie estremamente comica, sì ben scritta, ben realizzata e ben interpretata, ma pur sempre comica e a tratti surreale. I personaggi, necessariamente molto stereotipati, interagiscono bene tra loro e le numerose guest star sono quella chicca in più che non guasta mai.
Io ho guardato con piacere i tredici episodi della prima stagione e sono molto curiosa di vedere come la storia andrà avanti, sperando che mantenga lo stesso livello. Sebbene non sia uno di quei prodotti che ti tengono incollati allo schermo è sicuramente un divertente modo di passare una serata senza pensare troppo ma ridendo tanto.
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