{module Google ads}
Come sempre, Safiria Leccese anticipa i temi della puntata. Si parlerà anche di unioni civili, mentre già un primo collegamento con San Giovanni Rotondo, dove è ritornata la salma di San Pio da poche ore. Gli ospiti: Don Davide Banzato, Alessandro Cecchi Paone, Paolo Brosio, Silvana Giacobini e Massimo Polidoro.
Si comincia, appunto, dal recente “viaggio” del corpo di Padre Pio dal Gargano a Roma, un’idea nata da Papa Francesco in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia. Tanti i fedeli accorsi per pregare il Santo di Pietrelcina, città in cui il corpo è passato prima di ritornare nella sua canonica sede.
Anche il viaggio di ritorno del Santo è stato più lungo del previsto: 7 ore invece delle 4 stimate, a causa delle tante persone che hanno fermato il carro per pregare. Festa a San Giovanni Rotondo per il suo ritorno.
I primi ospiti in studio sono i coniugi Colella, genitori di Matteo Pio, il bambino miracolato per intercessione di Padre Pio. Fu proprio grazie a questo prodigio che il frate di Pietrelcina divenne Santo nel 2002. Matteo, che è di San Giovanni Rotondo, fu colpito da piccolo da meningite fulminante, andando in coma.
In collegamento con la trasmissione proprio Matteo, che racconta di aver sognato in quei giorni Padre Pio, che lo rassicurò sulla sua guarigione. Il tutto mentre la mamma, lontana dall’ospedale in cui era degente, pregava incessantemente il frate perché intercedesse presso Dio perché il figlio si ristabilisse. La guarigione inspiegabile aprì la strada alla canonizzazione di Francesco Forgione, già beatificato nel 1999.
Un contributo interessante viene anche dalla testimonianza di Frate Marciano, cappuccino che conobbe il Santo e che ne racconta alcuni aspetti della sua vita religiosa.
Anche Paolo Brosio è molto legato a Padre Pio. Quando il padre stava male, andò a Pietrelcina chiedendo la grazia, che però non arrivò. Questo rappresentò per lui una molla per cominciare ad avvicinarsi alla fede. Cecchi Paone all’inizio era dubbioso sulla scelta di Papa Francesco di far trasportare il corpo del Santo a Roma, ma poi si è ricreduto. Il giornalista ama la sua figura di religioso dall’animo misericordioso, prescindendo da “miracoli ed effetti speciali“.
A proposito delle sofferenze fisiche, Padre Lotti, cappuccino e studioso del Santo, mostra alcuni indumenti che portano impressi degli aloni delle macchie di sangue che fuoriusciva dalle sue piaghe, anche sulle spalle.
Stando ad un biologo chimico che ha partecipato alla riesumazione del corpo di Padre Pio, quest’ultimo sarebbe sostanzialmente incorrotto, con cranio e tronco non compromessi dagli anni. Tuttavia, come spiega Massimo Polidoro del Cicap, il volto che si vede nella teca che custodisce le sue spoglie è una ricostruzione in silicone operata da un ditta inglese, che ha ricostruito in modo fedele i tratti somatici della faccia del Santo.
Viene poi intervistata in un filmato Cristel Carrisi, la figlia di Albano. La ragazza rivela la grande devozione del padre e della nonna nei confronti del frate, tanto che nella tenuta a Cellino a San Marco sono molte le statue a lui dedicate.
Arriva in studio Iva Zanicchi. La cantante dice di pregare molto la sua bisnonna, che sente molto vicina e che tutti ricordano come donna pia e misericordiosa. Per lei, afferma, è come una santa. A riprova di questo il fatto che seppe con un anno di anticipo il giorno e l’orario della sua morte. La Zanicchi afferma di essersi avvicinata ancor di più alla fede nel momento della scomparsa dei suoi genitori.
Inevitabile focalizzarsi anche sul Festival di Sanremo, in cui molti cantanti hanno portato con loro dei nastrini color arcobaleno per sostenere le unioni civili. La cantante non è d’accordo su questo aspetto, pur essendo d’accordo sul provvedimento in sè. Cecchi Paone, che indossa i nastrini nel taschino della giacca, è inevitabilmente di un altro parere.
Anche gli altri ospiti intervengono: secondo la Giacobini i nastri a Sanremo “sono stati l’utilizzo improprio di un mezzo improprio“. In un servizio, anche il senatore Razzi si è dimostrato contrario a quanto scelto dai cantanti. Sulla stessa linea anche Don Banzato.
Si rischia però di uscire fuori tema, dando una connotazione troppo politica al talk pur con la presenza di ospiti capaci di portare ognuno contributi differenti in virtù delle diverse posizioni professionali e di pensiero. Iva Zanicchi è poi rimasta tra gli ospiti in veste di opinionista.
A Napoli, oltre a San Gennaro, è anche il sangue di Santa Patrizia (compatrona della città) a sciogliersi. Anche in questo caso la devozione è molto forte. La Santa è la protettrice delle partorienti. Cecchi Paone “crede” al miracolo di Santa Patrizia ed anche di San Gennaro e giustamente la Leccese si stupisce. Il suo modo di parlare, in un ironico accento napoletano, lascia un po’ spiazzati sul suo reale credo. Non si riesce ben a capire se stia scherzando oppure no. Nel primo caso, sarebbe meglio evitare su temi comunque molto delicati per i cattolici.
Molto devota alla Santa, non solo perché porta il suo nome, è l’attrice Patrizia Pellegrino. Racconta che i genitori, dopo aver avuto due figli maschi, andarono da Lei per chiederle di avere una bimba che avrebbero poi chiamato con il suo nome. E così fu. La donna afferma anche che sua figlia Arianna, nata prematura, si sia salvata con l’aiuto della Santa.
Quando si parla di San Gennaro, il mistero è ovviamente legato allo scioglimento del suo sangue. Luigi Garlaschelli, noto docente e chimico più volte ospite della trasmissione, mostra in un servizio un procedimento scientifico che simula la liquefazione del sangue. Quello di San Gennaro segue un processo anomalo: per lui o non è sangue oppure nel liquido sono state aggiunte negli anni delle sostanze che attualmente causano questo particolare fenomeno, che a Napoli accade tre volte l’anno.
Nel dibattito in studio, Brosio e Don Banzato contraddicono quanto visto dicendo che il processo spiegato da Garlaschelli non si è sempre verificato, a riprova della natura prodigiosa dell’accadimento.
Interessante servizio legato ad altri di casi di reliquie contenenti sangue nella città partenopea, a cominciare da quello di San Luigi Gonzaga e di altri santi in diverse chiese. In alcuni casi, i fenomeni di liquefazione del sangue si sono interrotti molti anni fa. Meglio ancora sarebbe stato dedicare uno spazio più ampio a queste episodi, poco noti al grande pubblico e per questo meritevoli di una trattazione ancor più dettagliata.
Come spesso accade sul finire della trasmissione, si parla anche di attualità. Ha fatto scalpore il caso di un tabaccaio che nel padovano uccise nel 2012 un ladro entrato nel suo negozio per derubare l’incasso. L’uomo è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione ed anche ad un risarcimento di 325 mila euro alla famiglia della vittima.
Il vescovo di Chioggia Tessarollo ha criticato i magistrati per le decisioni prese, in particolar modo per quanto riguarda il risarcimento. Inevitabili le polemiche: molti hanno considerato le parole del prelato come una giustificazione dell’atto compiuto dal tabaccaio. Se ne parla in studio anche con il giornalista Pierluigi Pardo che debutterà domani sera su Italia 1 con il talk show “Maggioranza assoluta”.
Giusto avere o no le armi in casa per difendersi? Lo scontro si accende tra Alessandro Cecchi Paone ed Iva Zanicchi. Lui la definisce “sanguinaria“, lei ribatte con “qualunquista“. Il giornalista afferma che non acquisterebbe nè deterrebbe mai in casa un’arma per difendersi, fidandosi della giustizia. La Zanicchi invece dice che se qualcuno, entrato in casa sua, minacciasse alla vita dei suoi cari, lei lo ammazzerebbe.
Paolo Brosio considera eccessivo il risarcimento che il tabaccaio dovrà versare alla famiglia del ladro ucciso. Cecchi Paone afferma che finchè sarà in vigore il Concordato, un prelato non potrà mai permettersi di criticare l’operato di un potere pubblico, come fatto dal vescovo nei confronti del magistrato che ha emesso la sentenza. Don Banzato pone l’attenzione sul fatto che casi del genere, pur se ingiustificabili, sono legati alla scarsa sicurezza garantita ai cittadini. Un dibattito piuttosto intenso anche tra il pubblico, come affermato dalla conduttrice stessa.
Termina qui La strada dei miracoli. Prossimo appuntamento martedì 24 febbraio, sempre alle 21.15, su Rete 4.