{module Google ads}
Safiria Leccese anticipa i temi della puntata. Da poco è stata riaperta, dopo 50 anni, la cripta del Santo Sepolcro a Milano: le telecamere del programma saranno lì.
Si inizia dalla passione di Cristo, a cominciare dall’ultima cena. Il racconto delle ultime ore di vita di Gesù, con l’ausilio della fiction La Bibbia (trasmessa due anni fa su Rete 4) si alterna ad interventi del corrispondente Mediaset dall’Israele, che mostra i luoghi più significativi dell’ultimo scorcio dell’esistenza terrena del Nazareno. Quest’ultima, in particolare, è una scelta giusta, che permette ai telespettatori di vedere concretamente i posti più importanti della Passione. Tra un servizio e l’altro, brevi talk con i commenti degli ospiti.
Come anticipato in apertura, collegamento con Milano. Lì c’è l’inviata Alessandra Borgia, presso la Cripta del Santo Sepolcro, riaperta dopo 50 anni di restauri. Mostra una copia del santo sarcofago. La trasmissione prevederà ulteriori collegamenti durante la serata. Le tappe della Passione intanto continuano ad essere descritte, fino alla Resurrezione.
Si torna a parlare di angeli, argomento già trattato nella scorsa settimana. Si aggiungono in studio il professor Piergiorgio Odifreddi e lo scrittore Marco Cesati Cassin. C’è anche Susi Gallesi, una donna che dice di parlare con queste entità sovrannaturali. Nel pubblico ci sono anche delle persone che hanno conosciuto la Gallesi, dopo esser venute a sapere di questa sua particolare dote e della sua presunta capacità di parlare con i defunti.
La Leccese, per capirne di più, le chiede se vede angeli anche in studio. La risposta della donna però è piuttosto generica, come lo era stata la scorsa settimana. E si sentono già in sottofondo i commenti critici di Brosio e Cecchi Paone. Banzato osserva e scuote la testa.
“Perché bisogna andare a cercare cose che sono contro la dottrina della Chiesa?“, si domanda Brosio. Comincia il talk, che si prospetta piuttosto intenso. Odifreddi è secco: “Gli angeli non esistono“. Cecchi Paone: “Tutto cio è spiritismo, cosa molto pericolosa! Gli angeli sono la parte buona di noi, ma non esistono fisicamente“.
La Gallesi si difende, dicendo di non aver mai voluto truffare nessuno, chiarendo che secondo lei ci sono angeli celesti e terreni. “Esiste un mondo parallelo al nostro“, aggiunge. Cassin la sostiene: “Susi ha capito di aver un compito importante e meraviglioso, aiutare le persone che hanno bisogno“.
Banzato: “Per quanto compete la Chiesa, non si nega l’esistenza degli angeli. Quello che abbiamo visto però è occultismo”. Il sacerdote bacchetta la Leccese che gli dà, causa incombente pubblicità, 30 secondi per esprimere il suo parere, secondo lui pochi, problema che fa notare più avanti anche Silvana Giacobini. Polidoro: “A me interessa capire se scientificamente ci sono delle prove”.
Un’altra donna fornisce la sua testimonianza. Si chiama Anna Maria Panarello ed afferma che un angelo si è fermato per pochi istanti davanti al suo letto, fissandola con un sorriso dolce. Poche ore dopo, si salvò da un incidente stradale: la Panarello collega lo scampato pericolo all’apparizione di questa entità poco prima.
Anche Roberto Arnoldi, avvocato e volto noto di Mediaset e Rai, in un servizio dice di essere stato salvato da un angelo per ben tre volte, che stando alle sue parole porterebbe il nome di Giosué.
Momento intervista: collegata da casa sua l’attrice Sandra Milo. “Ho sempre sentito delle presenze vicino me, dolci e protettive, fin da ragazzina. Un po’mi spaventavano, poi con il tempo ho imparato ad accettarlo. Sono presenze giocose, che a volte vogliono scherzare“. Non le definisce angeli, però.
Vicino a lei c’è la figlia Azzurra. Quando nacque, il cuore della neonata si fermò poco dopo e fu dichiarata morta dai medici. Il corpo della bambina, esanime, fu preso in carico da una suora, che pregò madre Maria Pia Mastena, fondatrice dell’istituto delle Suore del Santo Volto. Oltre a pregarla tentò di rianimarla, e i tentativi andarono a buon fine: il cuore della piccola ricominciò a battere. La Chiesa ha considerato ciò un miracolo e spalancò le porte della beatificazione alla Mastena, avvenuta nel 2005.
Ultimo spazio dedicato al caso delle benedizioni pasquali in una scuola a Bologna. Nel 2016 il Tar ha annullato la decisione del Consiglio d’istituto, emessa l’anno precedente, di autorizzare quest’attività all’interno dell’istituto fuori dall’orario delle lezioni.
Il Consiglio di Stato però recentemente ha sospeso questa sentenza. In città c’è chi è favorevole e chi no. Sul caso interviene anche Irene Pivetti e dalla città felsinea un insegnante della scuola e Francesca Rescigno, una madre di un iscritto nella scuola, non d’accordo sulle benedizioni. Entrambe svelano che quest’anno il consiglio d’istituto si era espresso sulla stessa linea del Tar.
L’ex presidente della Camera è favorevole. Brosio: “La religione è cultura, se non vogliono che i figli vengano benedetti vadano da un’altra parte. Non è giusto imporre queste volontà a ragazzi che invece vogliono le benedizioni“. Rescigno: “Se si vuole ricevere le benedizioni, si vada in una scuola privata cattolica“.
Secondo Don Banzato, sarebbe bello che se qualcuno vuole essere benedetto in orario scolastico abbia quest’opportunità. Odifreddi è contro: “La Chiesa vuole entrare anche nella scuola statale”. Alessandro Cecchi Paone ricorda che il cattolicesimo non è religione di Stato, quindi anche nei luoghi pubblici è necessario mantenere una neutralità. La Giacobini sottolinea l’importanza dell’integrazione religiosa senza escludere nessuno.
Sul finire della puntata, arriva in studio Emanuele Vai. Si occupa di un progetto di recupero sociale di detenuti nel carcere di Opera: qui c’è un piccolo laboratorio dove 3 carcerati, si occupano di preparare ostie, che vengono inviate in tutto il mondo. Anche il Papa, in un recente Angelus, ha ringraziato i detenuti per la loro attività.
Dopo aver salutato ringraziato ospiti, produzione e pubblico, Safiria Leccese si congeda. La strada dei miracoli conclude il suo lungo ciclo di trasmissioni per questa stagione: visti i buoni ascolti e la qualità dei contenuti proposti, è assai probabile la riconferma per il prossimo anno.