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La scenografia è pensata appositamente per concentrare l’attenzione sui due protagonisti della serata, non ci sono spazi ampi ne pubblico ma lo studio è trasformato in una grande scatola che accoglie una sedia, su cui è posizionato Costanzo e una poltrona su cui può accomodarsi l’ospite della serata.
Si inizia parlando di politica ma Costanzo specifica: “Le faccio solo una domanda di Politica ma vorrei parlare di altro poi”, la domanda è sul Premier Renzi, Napolitano risponde: “La prenderò come una domanda non politica. E’ un uomo di grandi risorse personali ed energia”. Si inizia con i filmati, Napolitano ha accanto un pulsante e può interrompere le immagini quando vuole. Il primo argomento ad essere trattato è quello relativo alla famiglia. Molte le immagini con la moglie Clio, il Presidente emerito è visibilmente emozionato. Si torna indietro negli anni e Napolitano ricorda i primi incontri, “Ci siamo intravisti a Napoli poi abbiamo iniziato a frequentarci a Roma”. Il matrimonio risale al 1959 e Napolitano si definisce un “monogamo”. Molti ricordi riguardano gli incontri nei ristoranti “Mia moglie mi disse che l’avevo presa per fame”. Si passa ai figli, Giovanni e Giulio “Sono stato un padre moderatamente severo ma anche permissivo”. L’intervista prosegue sul personale, le domande di Costanzo sono molto dirette, scopriamo così la passione per il teatro di Napoletano, nata durante il periodo universitario. Al Teatro delle Palme, Napolitano ha messo in scena anche un’opera di Ugo Betti, oltre a scrivere come critico sul quotidiano “La Voce”.
Si cambia argomento ed un nuovo filmato introduce le attuali guerre in Medio Oriente e l’emozione del Presidente si accentua. “E’ una situazione da affrontare senza ulteriori dubbi e resistenze”, le immagini dei bambini feriti movimentano il discorso, “Ci sono posizioni politiche che diventano prive di umanità. C’è stata una politica tedesca che ha detto che non bisogna lasciarsi commuovere dagli sguardi dei bambini”. Immancabile la domanda sull’Europa di oggi, introdotta anche dal libro di Napolitano: “Europa, politica e passione”. Un’Europa che alza muri può appartenerci?, la risposta di Napolitano è drastica “I paesi che alzano i muri non dovrebbero far parte dell’Europa, è un qualcosa che entra in contrasto con i valori europei”. Costanzo ammette di aver creduto molto nell’Europa, Napolitano ancora ci crede, “dagli anni Novanta sono iniziati i primi inciampi”.
Si torna allora al ’92, anno delle stragi di mafia, un video mostra le stragi di Capaci e Via D’Amelio con l’ultima intervista a Paolo Borsellino. “La mafia è un prodotto della storia, come è nata sarà superata nella storia perchè nella mafia non c’è nulla di eterno e invincibile”. Il giorno dopo la morte di Falcone, Napolitano è stato eletto Presidente della Camera dei deputati.
Si passa a parlare dell’amicizia con Carlo Azeglio Ciampi. Un uomo “molto schietto, semplice e cordiale, un amico vero”, così lo ricorda Napolitano.
Si apre un pagina rosa, “Come erano i rapporti tra sua moglie Clio e Franca Ciampi?“, Napolitano descrive le due mogli come donne sincere e schiette. Così il discorso viene accompagnato da Costanzo e si arriva a parlare della violenza sulle donne, “Non avrei mai pensato di poter sentire in televisione di una donna uccisa barbaramente” commenta Napolitano, i due protagonisti della puntata si trovano d’accordo sulla mancanza di educazione.
Si tocca un argomento molto delicato, la fine della vita, il caso Englaro e l’eutanasia. “Il problema del fine vita è fondamentale e siamo molto in ritardo”. Proprio durante il suo mandato da Presidente della Repubblica Napolitano bloccò un decreto legge che obbligava l’alimentazione e l’idratazione ai pazienti non autosufficienti, Napolitano ripropone il testamento biologico.
L’intervista sfiora anche il tema delle imminenti elezioni americane e l’appellativo dato a Napolitano di “re Giorgio”. Napolitano commenta: “Simpatica battuta che ha lontane origine poichè si notavano lontane somiglianze tra me e Umberto di Savoia..i giornalisti si divertivano con questa storia, che ci fosse dietro la malizia nel ritenere il mio comportamento di stile monarchico questa è materia di giudizio”. La professionalità di Costanzo gli da la possibilità di chiedere esplicitamente al Presidente emerito se preferisce Trump o Hillary Clinton, entrambe si trovano d’accordo nel preferire la politica democratica.
Sul rapporto con Mattarella, Napolitano afferma di essersi sempre trovato in piena sintonia con l’attuale Presidente della Repubblica. Tornando alla cultura un pensiero vola verso Dario Fo, “Dario e Franca erano attori travolgenti che rappresentano la nostra creatività”.
Come promesso l’argomento politica non viene affrontato ma tutta l’intervista rimane sul piano personale. Costanzo chiede a Napolitano una speranza per il futuro: “La speranza è che riescano sempre di più a farsi largo quei giovani che non rimangono ad aspettare ma che vogliono realizzarsi”. Un rimpianto?: “Avere nostalgia del passato è un qualcosa di discutibile, il mio costume è quello di non avere rimpianti”.
Si conclude così l’intervista, Napolitano ringrazia Costanzo per aver permesso “Una conversazione serena in un paese dilaniato”.
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