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Dopo una carrellata di ospiti, le note di Clint Mansell accompagnano la tragica storia di Tiziana Cantone, uno degli argomenti principali della puntata di stasera. Vediamo insieme il motivo scatenante delle persecuzioni, quel “Bravo!” che l’ha condannata a morte.
C’è commozione, ma anche tanta determinazione nella parole di Maria Teresa Giglio: si appella ad una maggiore responsabilità dei media e degli internet provider, poi parla della figlia, abbandonata dal padre, in terapia per disturbi emotivi, cambiata caratterialmente dopo l’inizio della convivenza con l’ex compagno, forse autore del video.
Costanzo interviene ribadendo che non c’è colpa nel realizzare filmati ad uso privato: la colpa è di chi pubblica in rete e della rete indifferente. Chiede che la magistratura persegua duramente l’autore del crimine.
La madre afferma che sua figlia potrebbe essere stata addirittura drogata per realizzare il video e denuncia con insistenza la condanna al risarcimento emessa dal giudice. Il conduttore di fronte all’emotività e al dolore di una madre professa la sua piena partecipazione e assume la battaglia di Maria Teresa come personale, del programma e del pubblico.
Si rientra dopo la pubblicità con un appello a donare al 45515 per Grande contro il cancro, iniziativa che si occupa di offrire cure mediche ai bambini malati di cancro. Per donare c’è fino al 30 novembre.
Prosegue con la classica fase del salotto, con ospiti in studio Mara Venier, Ilona Staller e su figlio Ludwig Kuntz, Stefano Zecchi e soprattutto Lucia Anniballi, la donna che sta cercando la forza di vivere dopo che il sisma in Centro Italia le ha portato via la madre e due figli.
Il discorso si sposta di ospite in ospite, dalla malattia di Stefania Nobile, al vecchio lavoro di Wanna Marchi nelle vesti di truccatrice di salme, fino all’esperienza di Tiziana scampata alle violenze dell’ex fidanzato, che Costanzo ha definito senza mezzi termini “uno di questi uomini di merda” che maltrattano le donne. Da uomo non posso che concordare nella definizione.
Si arriva infine a Salvatore Esposito alias Genny Savastano, che esordisce in questi giorni come scrittore con “Non volevo diventare un boss”.
Segue uno spassoso intermezzo del comico Antonio Giuliani che ci fa trarre un respiro prima di immergerci nella testimonianza di Lucia Anniballi.
La testimonianza di questa donna ferita dalla perdita di tutta la famiglia lascia di stucco: non avendo trovato il coraggio di morire nei primi giorni di dolore, ha trovato la forza di vivere per onorare la memoria di ha perso. Una forza più grande di quella che ha scosso il Centro Italia e che spinge Lucia ad andare avanti per ricostruirsi.
Un altro di quei casi di estremo coraggio che anch’io in prima persona ho avuto modo di vedere nelle popolazioni colpite durante la mia collaborazione con la Protezione Civile.
Il discorso prosegue sull’ingengeria antisismica e sulla criminalità nell’edilizia, corresponsabili della tragedia, entrambi argomenti legati alla prevenzione e alla ricostruzione, che saranno dei punti clue dell’agenda del governo.
Nonostante il dolore, la madre ricorda i suoi figli con un sorriso, a dispetto del raporto travagliato con il padre dei ragazzi che, a suo dire, non avrebbe chiamato dopo l’evento drammatico.
Una storia completamente diversa quella di Ilona Staller e di suo figlio Ludwig: il ragazzo, definto da Costanzo più maturo di quanto sembri, definisce la sua infanzia “una svaria di rapimenti”. Una sintesi efficace della travagliata separazione dei genitori, riguardo alla quale Costanzo bacchetta severamente l’ex pornostar.
Dopo la pausa pubblicitaria torna alla carica Giuliani con un gustoso sketch sulle mamme e sui figli e, dopo un intermezzo musicale (con un “Viva la Mamma”) la parola passa a Zecchi, che presenta il libro “Paradiso Occidente”, che rimarca le potenzialità della nostra cultura.
Il discorso si sposta repentinamente sulla Marchi e sulla Nobile, che parlano del loro soggiorno in carcere e fanno cenno ad un presunto trattamento di favore nei confronti di Anna Maria Franzoni. Le due ex galeotte lamentano invece di essere state escluse da vari diritti per la loro notorietà mediatica.
Costanzo non ci sta, apprezza il punto di vista, ma ci tiene a ricordare che le due ospiti non sono innocenti e che vendevano prodotti miracolosi fasulli.
Un contributo video introduce l’argomento successivo, comunque legato al tema della serata, quello del rapporto tra le madri e i figli: la nuova indagine che ha portato Fabrizio Corona in galera, vista con gli occhi di sua madre Gabriella, che concede un’intervista in esclusiva.
La donna definisce il figlio come vittima di disturbo della personalità, in particolare ha complessi di grandezza e manie di protagonismo. Un ragazzo narcisista e avido, ma non del tutto colpevole.
I disturbi sarebbero diagnosticati e anche il padrone di casa Costanzo, fin’ora senza peli sulla lingua, appoggia questa versione dei fatti. Una madre che non si arrende e rimane al fianco del figlio, non propugnandone l’innocenza, ma cercando di spiegare lo smarrimento del fotografo carcerato e di provare a recuperarlo.
Fabrizio Corona viene raccontato come un autolesionista, del tutto perduto e a detta di Costanzo, che lo conosce bene, incapace di diventare grande. Gabriella fa un appello a chi ritiene colpevole di creare una gogna mediatica, perché quantomeno eviti di nominare il padre Vittorio Corona.
Con un cambio di argomento che solo un conduttore come Costanzo può compiere con tanta destrezza, si torna a Salvatore Esposito, un ragazzo venuto dalla periferia che ha creduto nei suoi sogni ed ha avuto il sostegno della sua famiglia.
Vuole raccontarsi in un libro per sostenere tutti i giovani che hanno un sogno e far capire che vuole essere un modello come attore che ha sudato i suoi risultati e non come il boss che interpreta.
Dopo la necessaria esibizione di ciò che resta della sua cresta, da Genny Savastano, l’attore lascia il palco a Mara Venier, intervistata non come mamma, ma come figlia. Racconta con le lacrime agli occhi gli ultimi giorni di sua madre, da poco morta di Alzheimer, durante i quali comunicava con lei tramite la musica.
Si assiste ad un bel momento quando Lucia Anniballi stringe la mano della Venier, come per darle un po’ della sua forza.
Arriva infine il momento di Tiziana, ragazza che a sedici anni ha seguito un amore sbagliato, che le ha regalato un figlio, ma l’ha costretta a rivolgersi all’associazione benefica di Suor Paola per sfuggire ad una vita di violenze e soprusi.
Maurizio Costanzo promette una puntata dedicata alla violenza sulle donne e al femminicidio e vengono lanciati vari appelli: a denunciare subito i violenti, ad affrontare eventuali conoscenti, amici o parenti che mostrano tendenze violente.
A fare da stacco prima degli interventi del pubblico, un altro monologo di Giuliani. La parola in particolare va ai nonni e le nonne in studio, prima della tradizionale passerella.
Forse è il caso che corregga il suo articolo perche prima bisogna informarsi au quell uomo che lei afferma di non aver chiamato nemmeno dopo il terremoto…quell uomo è stato colui che ha tirato fuoricla moglie ancora viva da sotto le macerie e i suoi figli morti e che con il suo dolore sta ancora dando sostegno alla gente terremotata
Sono sinceramente dispiaciuto se ciò che è stato detto riguardo al marito della signora Anniballi durante la trasmissione non corrisponde al vero, tuttavia ci tengo a precisare che non si tratta di una mia affermazione, ma di qualcosa che è stato riferito dall’ospite nel corso della puntata. La frase in oggetto è stata comunque resa più chiara nel far presente che si tratta di una dichiarazione e non di un fatto assodato.
La ringrazio per la segnalazione.