Vi abbiamo già parlato della campagna promozionale del Buondì Motta. L’azienda infatti, a fine agosto ha lanciato uno spot che ha sollevato il malcontento dell’ Aiart, l’associazione dei telespettatori e dei cittadini mediali: in seguito al comunicato dell’associazione, in rete è nato un dibattito sul buongusto dello spot. Discusso in particolare nei social, il Buondì Motta è finito tra i trending topic di Twitter.
Ora, come in una trilogia cinematografica, la serie giunge al termine. Intanto i protagonisti sono stati letteralmente decimati dalla bambina protagonista: un elemento questo, che ha scatenato le ironie dei telespettatori.
Siamo al capitolo finale, con la ragazzina ancora più esaltata e saltellante. Se nel primo spot sotto l’asteroide finiva la mamma, nel secondo il papà: il postino arriva proprio quando il secondo asteroide è appena precipitato in giardino. Sulla “scena del delitto” si alza ancora il fumo, e la bambina ha i segni dell’esplosione addosso.
Essendo prima mattina, il momento della colazione, il postino si domanda se sia proprio il caso di fare un barbecue. Sarebbe invece il caso di una colazione che coniughi leggerezza e gusto, proprio come chiede da ben tre puntate la bambina. Ma una colazione così non piove mica dal cielo, le risponde l’uomo. Ed ecco che sulla sua testa precipita un Buondì formato gigante.
La merendina reclamizzata sostituisce così l’asteroide, contribuendo a ottenere un effetto lievemente diverso: a chi ha contestato i primi due, questo terzo spot sembrerà certamente meno “splatter”. Quantomeno per l’idea di sofficità che il Buondì porta intrinsecamente con sé, ma senza rinunciare al mix di black humour e demenzialità che hanno contribuito al successo delle pubblicità.
Un lieve cambio di rotta, pur rimanendo invariata l’idea alla base del concept. Si resta in continuità con quanto già avvenuto, senza snaturare ma anzi insistendo su quanto realizzato: non a caso il postino parla di “barbecue”, esplicitando a parole il sarcasmo che aveva permeato i primi due spot.
Rimasta praticamente sola la protagonista, bisognerà vedere se la saga andrà avanti. Di certo la campagna non è passata inosservata.