Ma se Davide Oldani è nel suo ambiente naturale, l’attenzione è tutta su Roger Federer, il quale passa dal campo di terra rossa ai fornelli. Ed effettivamente, l’ingresso in cucina ricorda molto quello negli spogliatoi: borsone in spalla, un corridoio da attraversare che stavolta è la sala di un ristorante.
A differenza di quanto gli avviene solitamente, ad attendere Federer c’è uno chef che gli lancia il grembiule. E nel borsone non vi è traccia di racchette, ma di scatole di spaghetti.
Inizia così la sfida simbolica: uno di fianco all’altro, i due iniziano a preparare i classici spaghetti al sugo di pomodoro fresco. Si sa che la cucina è un’arte, persino nelle ricette più semplici: occorre accuratezza, una scrupolosa selezione degli ingredienti, un’attenta capacità di maneggiare le materie prime. Perciò la coppia Federer-Oldani ha tra le mani pomodori rossi che sembrano palle da giocolieri, fa cadere il basilico sul piatto finché, volteggiando nell’aria, questo non vi si posa sopra.
Mano a mano che i due procedono, si prende dimestichezza con gli utensili: Federer si riscalda come se si stesse allenando in campo. Poi il ritmo aumenta d’intensità: i gesti sono più veloci, i movimenti più rapidi. La cucina insomma, da arte qual è, si è fatta una danza.
Una danza che ha un nome preciso, dato che la musica in sottofondo è quella del Sirtaki. Un ballo popolare greco, noto proprio per la tensione crescente che lo caratterizza. Un ballo che però, qualora si voglia promuovere la tradizione italiana, non è appunto italiano: un particolare che di certo non sfugge agli spettatori di casa nostra.
Evidentemente a Barilla si è voluta sottolineare la mediterraneità, specie considerando che lo spot è ideato per un pubblico internazionale. In questo senso la pasta, nella sua semplicità, è associata più alla dieta mediterranea che non all’italianità.
Lo spot è stato girato a Osnago, presso la Villa Arese Lucini.
Spot in tv: il Sirtaki di Federer e Oldani per Barilla
13 Gennaio 2018
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