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Il conduttore è in Giappone dove ha incontrato persone che si sono salvate ma che, a distanza di tanti anni, portano impresso nell’animo e nella mente, il ricordo drammatico di quella terrificante apocalisse. Ecco una testimonianza che ascolteremo nel corso della puntata odierna. E’ di una donna.
“La luce del sole era accecante e ho portato la mano destra alla fronte. Appena l’ho alzata, un lampo all’improvviso. La scena che vedevo davanti ai miei occhi era un vero inferno.
Gli uomini non avevano più una apparenza umana. Le case distrutte bruciavano. La gente chiedeva aiuto e moriva subito dopo davanti a me uno dietro l’altro.
Adesso tutti mi dicono ”Quanto dolore dovevi sopportare, poverina”, ma in quel momento non potevo sentire neanche il dolore.
Sono fuggita insieme a tantissima gente che camminava davanti a me, sembravano fantasmi. E fuggivo scavalcando cadaveri” …
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Ed è proprio per tenere viva l’attenzione dei media su quell’evento che “Ulisse il piacere della scoperta”, propone, questa sera, lo speciale basato sulle voci e le commoventi testimonianze dei sopravvissuti, di chi, all’epoca bambino o adolescente, ricorda ancora perfettamente la tragedia e l’inferno che si scatenò nella propria città.
Ecco un’altra testimonianza: “Quando venne sganciata la bomba ero sulla bicicletta con le spalle rivolte verso il punto dell’esplosione. Udii il rumore indistinto di un aereo e mi insospettii, voltai l’angolo e accadde in quel momento. Improvvisamente ci fu una luce accecante. Non sentii il calore, non sentii nulla, non ci fu il tempo di sentire. In un baleno venni bruciato, e spazzato via”.
“Avevo 13 anni e fino a quel momento non avevo mai sentito tanto dolore. Fu un attimo terribile e mi dimenticai persino di piangere.
Furono due attacchi nucleari spaventosi che segnarono per la prima volta nella storia, l’utilizzo di un’arma di distruzione di massa. Quell’esplosione determinò la morte di oltre 200 mila persone ma i cui effetti ebbero conseguenze sulle generazioni successive.