Questo connubio di situazioni nella fiction e nella vita reale è stato voluto proprio dagli autori di Un posto al sole quando hanno saputo dalla giovane attrice la sua prossima maternità.
Abbiamo incontrato Antonella Prisco che ci ha svelato episodi inediti della soap opera napoletana e si è raccontata a 360°.
Ci dice quanto è successo dopo aver scoperto di aspettare un bambino?
«Ne ho subito parlato con la produzione che ha pensato di unire fiction e realtà facendo aspettare a Mariella un bambino dal compagno Guido Del Bue (Germano Bellavia)».
Sono però differenti le situazioni in cui si trova lei e il suo personaggio…
«Io ho un rapporto sereno con mio marito mentre Mariella in Un posto al sole ha dovuto subire il tradimento del compagno Guido. Ora non vorrebbe rivelare a Guido di essere incinta perché teme che l’uomo possa tornare da lei soltanto per il figlio. Decide così di chiedere aiuto ad un amico che gli propone di dire a Guido che il figlio è suo».
Come mai sta accadendo tutto questo?
«Mariella è una donna che vuole essere amata per sé stessa e sotto tale punto di vista è molto orgogliosa. Sa che Guido si è fatto raggirare da Cinzia e mai vorrebbe che tornasse soltanto perché è il padre del bambino che porta in grembo».
Un posto al sole è molto seguito sui social. Che pensa la rete della situazione di Mariella?
«In effetti il pubblico si è diviso in due. Ma ha una netta prevalenza la tesi che Guido debba sapere che sta per diventare padre».
Quando nascerà il bambino sarà anche lui sul set di Un posto al sole?
«Per adesso non sappiamo quanto accadrà e quanto avranno deciso gli sceneggiatori. Io posso dire che mio figlio nascerà il 28 luglio. Vivo questi ultimi giorni con ansia, gioia ed emozioni».
Come è arrivata sul set di Un posto al sole?
«In realtà io non ho fatto il provino per Mariella. Avevo sostenuto un provino molti anni fa ma il personaggio di Mariella è nato solo da poco».
«Nella nostra serie tutto è in continuo divenire, l’attualità è fondamentale. I personaggi non sono ingabbiati in un solo ruolo specifico come accade in una fiction ma si evolvono e crescono col passare del tempo. Ad esempio: se io non fossi stata incinta forse Mariella avrebbe avuto un percorso differente. La mia situazione è l’esempio di come la realtà si unisce alla fiction».
Che significa dunque recitare in Un posto al sole?
«C’è uno scambio reciproco tra l’attore e il personaggio, ambedue sembrano giocare una partita di ping pong. L’attore da molto al personaggio, ma riceve altrettanto da colui che interpreta. Questo accade soltanto nella nostra serie ed è dovuto soprattutto alla continuità del racconto».
Che rapporto ha Napoli con Un posto al sole?
«Si tratta di un rapporto letteralmente carnale. La città ama visceralmente i personaggi di Un posto al sole e si identifica in essi. Le racconto un episodio che è avvenuto a me. Premetto che in UPAS sono una vigilessa. Un giorno ero nella mia macchina e transitavo dietro Piazza Garibaldi a Napoli. Eravamo intrappolati in un ingorgo di traffico. Io stavo cercando con la mia auto una via d’uscita. Ad un certo punto alcune persone mi hanno riconosciuta e mi hanno invitato a diramare l’ingorgo scendendo dall’auto. Ascoltavo la gente che diceva: “fermatevi c’è Mariella la vigilessa, ci pensa lei adesso a risolvere la situazione”. Ed io, senza discutere, ma non grande emozione, sono riuscita a districare la situazione».
Lei da napoletana come vive la città?
«Napoli è controversa, assomiglia ad una donna capricciosa. Bisogna prenderla com’è ed accettarla, anche con i lati negativi. Napoli o si ama o si odia. Io prendo di lei soltanto il buono, non amo il disfattismo e penso positivo. Ricordiamo che la città sta vivendo un momento storico molto importante, di grande impulso culturale».
il ruolo e la bravura di Antonella Prisco consentono allo spettatore un respiro
di aria buona. Fra le tante storie a volte violente, altre crude e comunque molto sociali, Antonella recita il suo ruolo con disincantata innocenza, e pur raccontando fatti di cui la realtà ne è tristemente piena, lo fa con quelle belle espressioni del viso, con i suoi occhioni e con i toni vocali appropriati, con il risultato di portare il pubblico a tifare per lei e proteggerla da chi la offende.
Brava Antonella, nella tua recitazione sai trattare argomenti anche molto seri ma con la capacità di non appesantire il pubblico, anzi divertirmi.
Ti faccio tanti auguri per la tua creatura e per tutta la tua famiglia