Ecco l’intervista che Bianca Guaccero ha rilasciato al nostro sito maridacaterini.it.
Come si prepara ad un esordio così importante?
«Io desidero portare a Detto Fatto tutta la mia gioiosa personalità, le mie idee, i miei desideri. In particolare l’obiettivo è intercettare i gusti delle donne, vivere determinate situazioni, nelle quali il pubblico femminile si può facilmente riconoscere. Insomma voglio essere parte integrante del programma».
Perché ha deciso di accettare un’esperienza quotidiana differente dal suo excursus personale?
«Detto Fatto è un programma fresco ed allegro e mi è sempre piaciuto. Io amo l’intrattenimento genuino e pulito e so di potermi inserire in una fascia oraria molto frequentata dal pubblico femminile. Il mio principale desiderio è di avere un contatto diretto non solo con le donne ma anche con il pubblico maschile che segue molto da vicino Detto Fatto».
Sarà un anno intenso. Dovrà rinunciare ad altri impegni?
«Detto Fatto adesso è la mia priorità in assoluto. Ma non significa che non possa avere progetti anche in altri settori. A livello immediato a febbraio arriva nelle sale cinematografiche l’ultimo film da me girato con la regia di Sergio Rubini. Si tratta de Il grande spirito, pellicola nella quale recito insieme a Rocco Papaleo, Ivana Lotito e lo stesso Sergio Rubini. La vicenda si svolge in un quartiere della periferia di Taranto dove viene commessa una rapina. In prossimità della data di uscita del film mi piacerebbe avere in studio proprio Sergio Rubini».
Lei ha anche una bella voce. La vedremo anche nel ruolo di cantante?
«A me piace sperimentare, diversificare il mio impegno a 360 gradi, ma non in maniera scontata. Mi piace essere autoironica e quindi non escludo nulla».
«Sono sempre stata molto severa ed autocritica nei miei confronti. Da quando avevo 17 anni ho cominciato a guardarmi intorno e mi sono accorta di avere il dono dell’ironia che ho cominciato a sviluppare dentro di me. Apparentemente sembravo rigida e compressa in un ruolo severo, ma era soltanto una forma di autodifesa. In effetti ho un grande spirito di adattamento».
Ha mai pensato di ritornare sul palcoscenico del Teatro Ariston?
«Il palcoscenico dell’Ariston per me non è certamente nuovo. Ci sono già stata nel 2008 insieme ad Andrea Osvart, accanto a Pippo Baudo e Piero Chiambretti. Ma questa volta desidererei ritornare in veste di cantante. Mi piacerebbe raccontare una storia vera di grande spessore umano. E proprio in vista di questo obiettivo sto cercando un autore che voglia scrivere per me una canzone con un significato umano profondo ed attuale».