Insieme a Laura Adriani (interprete di Maria Galiardi), Simonetta Columbu aveva suscitato molta curiosità alla vigilia della messa in onda. Un personaggio nuovo – in una fiction molto seguita e alla sua quinta stagione – da interpretare proprio nel momento in cui lasciavano il set due attori amati dal pubblico come Lino Guanciale e Diana Del Bufalo. Una sfida non trascurabile che, nella prima puntata andata in onda il 10 gennaio, aveva superato la prova dell’esordio.
Lei ha dimostrato di saper gestire l’ansia dell’esordio con serenità e consapevolezza, senza il bisogno di nascondersi dietro maschere non sue.
Il primo episodio di Che Dio ci aiuti 5 è andato in onda giovedì 10 gennaio su Rai1 con ottimi risultati, a dimostrazione del fatto che anche il pubblico ha apprezzato la nuova configurazione della fiction, nonostante qualche malumore proprio per la scomparsa di alcuni personaggi storici.
Come ci ha raccontato Elena Sofia Ricci nell’intervista di pochi giorni fa, era il momento giusto per rinnovare lo sceneggiato. E il personaggio di Ginevra Alberti – novizia divertente e profonda, sognatrice e riflessiva, alle prese con la vocazione nel pieno della vivacità giovanile – incarna perfettamente questo tentativo.
Ecco come lo ha raccontato Simonetta Columbu nell’intervista per noi di maridacaterini.it.
Come si evolve nelle prossime puntate, il personaggio Ginevra Alberti?
Dirlo in poche parole è complicato, come quando chiedono di esprimere chi sei in due parole. Ginevra è una ragazza buffa, più divertente che simpatica, un po’ fuori dal mondo, come su una nuvola. Ma, allo stesso tempo, è anche una ragazza estremamente profonda, riflessiva e anche molto forte. Il suo essere buffa va di pari passo con la sua forza interiore.
Come è nata la sua partecipazione a Che Dio ci aiuti 5?
È nata nel modo più semplice, cioè facendo i provini. Sono arrivata su un set già rodato, ma nonostante ciò mi sono trovata benissimo, sono stati tutti estremamente carini, gentili, generosi nei miei confronti.
Cosa rappresenta per lei Che Dio ci aiuti?
Per me rappresenta un percorso stupendo, speciale. Oltretutto, sono veramente contenta di come si sia concluso perché mi ha insegnato tante cose non solo dal punto di vista recitativo ma anche umano. Perché interpretando per otto mesi un personaggio, quel personaggio inizia a dialogare con te e ti insegna tante cose.
Di sicuro c’era una certa affinità, perché anch’io sono una persona piuttosto buffa, però è cresciuta enormemente durante tutto il percorso.
Possiamo già dire se Ginevra Alberti sarà presente nelle prossime stagioni?
Ancora non lo sappiamo.
Al di fuori di Che Dio ci aiuti dove potremo trovarla? Quali sono i suoi nuovi progetti?
Per adesso è meglio non parlare di nuovi progetti. Ma saranno incentrati sul cinema e la tv.