Saranno 10 puntate nel corso delle quali la Ciampoli e Michele La Ginestra tornano a lavorare insieme in uno show televisivo dopo 20 anni.
La conduttrice è stata anche in Quelle Brave Ragazze, programma del daytime di Rai 1.
L’abbiamo incontrata e questa è l’intervista rilasciata a maridacaterini.it.
Come è nata questa esperienza?
«Io sono anche autrice del programma la cui idea è nata dalla creatività di Alessandro Sortino. Si tratta di un programma del bene e del bello che ha anche i ritmi dello show e del varietà. In un’epoca in cui il bene sembra essere dimenticato, noi lo abbiamo riscoperto. Incontreremo persone che hanno scelto di venire incontro agli altri fidandosi e dando fiducia nello stesso tempo».
Quale sarà lo schema?
«In ogni puntata incontreremo tre eroi quotidiani e ne racconteremo la storia. O meglio saranno gli stessi protagonisti a narrarla in studio dal vivo accompagnati da filmati. Ciascuno avrà al suo fianco un padrino o una madrina eccezione scelti tra attrici, attori, cantanti, artisti, pittori o giornalisti».
Ci anticipa qualche nome?
«Nel ruolo di madrina e padrini ci saranno tra gli altri Amadeus, Lina Sastri, Simone Cristicchi, Paola Saluzzi, Francesco Pannofino, Rosanna Banfi e Silvia Salemi. Ma avremo anche Lucia Mascino e Pupi Avati. Ma non è tutto».
Chi ci sarà ancora?
«Avremo una puntata completamente dedicata all’ambiente di cui saranno padrini Gigi e Ross. I due comici hanno scritto un libro sull’Italsider di Bagnoli, e questa sarà l’occasione per puntare l’attenzione sulle tematiche troppo trascurate dell’ambiente. Avremo inoltre come ospite Domenico Iannacone».
Una storia che l’ha particolarmente emozionata?
«Ho avuto il piacere di incontrare Eugenia Carfora, preside dell’Istituto Parco Verde a Caivano. La puntata avrà come titolo “La rivoluzione di Eugenia Carfora” e il servizio è stato realizzato da me. Infatti quest’anno sono anche reporter ed una sorta di inviata del programma».
Qual è la storia della preside?
«È stata in grado di dare vita ad una scuola perfetta in un centro come Caivano in cui i ragazzi non sono abituati a sedere sui banchi e ascoltare le lezioni. Lei tutte le mattine va in giro per Caivano a raccoglierli uno per uno per condurli in classe. É una donna che ha fatto della legalità e della cultura la sua cifra caratteristica. Oggi i ragazzi si sentono seguiti ed amati. Lei li chiama tutti per nome ed è come se fossero suoi figli. Eugenia Carfora tra l’altro è sposata ed è madre di due adolescenti».
«Innanzitutto c’è un lavoro fatto dalla redazione, ma anche noi contribuiamo a proporle secondo le nostre conoscenze. Ad esempio io ho proposto e realizzato un servizio sulla signora Delia, proprietaria di un piccolo bar in un paesino che offriva gratis a donne e bambini immigrati tutto quanto poteva. Un giorno la signora non ce la fece più ad andare avanti e c’è stata una risposta da parte della collettività e l’ha aiutata a far sopravvivere il piccolo bar».
Farà parte anche quest’anno di Quelle Brave Ragazze?
«Al momento non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione».
Oltre la conduzione ha pensato anche a recitare?
«L’idea di essere su di un set per recitare mi terrorizza. Perciò non lo farò mai. Sono però felice di essere autore e di aver intrapreso una strada professionale che mi gratifica profondamente».
Un’ultima domanda. Il suo rapporto con la religione?
«Sono una persona profondamente spirituale e credente».