I tre ragazzi di Monza e dintorni avevano vinto nel 2017 e sono tornati poi all’inizio del 2018 quando è cominciata l’edizione di quell’anno di Reazione a Catena.
A distanza di due anni li abbiamo intervistati per scoprire come è cambiata la loro vita dopo la lunga permanenza, di ben 35 serate consecutive come campioni, e dopo la vincita di oltre 400.000 euro.
Ricordiamo che per partecipare al game di Rai 1 i tre ragazzi erano stati licenziati dall’azienda dove lavoravano.
Attualmente abitano tutti e tre tra Monza, Lambiate e Varedo.
Gli attuali campioni di Reazione a Catena, ovvero i Tre Forcellini, hanno molte attinenze con i Tre di Denari soprattutto per la velocità che mostrano ne L’intesa vincente. Il record per adesso però è di 21 parole.
Ecco l’intervista rilasciata al sito maridacaterini.it.
Per partecipare a Reazione a Catena avevate perso il lavoro. Come vi è stato possibile recuperarlo?
Risponde Michael. «Dopo il licenziamento, conseguenza della nostra presenza troppo continuativa a Reazione a Catena, io sono riuscito a trovare un lavoro in un’azienda di Monza chi si occupa di antenne paraboliche. Ho un contratto a tempo indeterminato e sono finalmente soddisfatto».
Risponde Marco. «Anche io ho un lavoro a tempo indeterminato in un’azienda che si occupa della produzione di lampade a LED con un design molto moderno. Naturalmente ci sentiamo tranquilli e questo ci aiuta a gratificarsi personalmente».
Risponde Francesco. «Io invece sono impegnato in un’azienda edile sempre con un contratto a tempo indeterminato da circa 2 anni».
Qual è adesso la vostra situazione sentimentale?
Risponde Michael. «Io sono sposato ed ho due figli, un maschietto di 4 anni ed una bimba appena arrivata di un anno. Sono un papà soddisfatto e cerco di dare ai miei figli tutto il tempo che mi resta a disposizione dal lavoro».
Risponde Marco. «Io non sono ancora sposato. Sono fidanzato con una ragazza di Napoli, Rachele, che però lavora in un’azienda la cui sede principale è a Milano. Ci vediamo nel weekend, una volta io scendo a Napoli, la settimana successiva viene lei a Milano. Ricordo che Rachele era una concorrente di Reazione a Catena e giocava nel gruppo Regine di Cuori, che sono state però sconfitte molto presto».
Risponde Francesco. «Io sono sposato da 2 anni, ma non ho ancora figli. Naturalmente prevediamo, io e mia moglie, di metter su famiglia. Per adesso sono lo “zio” dei pargoletti di Michael».
State seguendo quest’anno Reazione a Catena?
Rispondono all’unisono. «Certo e ci impegniamo come il primo giorno, nel cercare di dare le risposte ai vari giochi nei quali ci siamo cimentati anche noi. Apprezziamo molto anche la conduzione di Marco Liorni e constatiamo come il nostro record di 28 parole conquistato a L’intesa vincente è ancora imbattuto».
A proposito de L’intesa vincente. Vi esercitate ancora?
«Certo ci viene molto spontaneo, quando ci vediamo, metterci alla prova in questo gioco».
Continuate ad avere rapporti con gli altri concorrenti di Reazione a Catena?
«Ci sentiamo soprattutto con le Intese a Distanza e con i Parenti Stretti. Ma spesso sui social ci scambiamo idee ed opinioni anche con altri partecipanti. Abbiamo degli ottimi rapporti anche con la squadra della produzione che ci ha seguito durante il nostro percorso. In particolare con Christian, il cui ruolo è di selezionare i concorrenti».
Il pubblico si ricorda di voi?
«Sui social ci scrivono moltissime persone, che non solo ci ricordano ma ci chiedono anche notizie sulla nostra vita e vorrebbero rivederci ancora in una ipotetica gara tra super campioni a Reazione a Catena».