Come ritroveremo il suo personaggio all’inizio di questa seconda serie?
Angelica sarà meno spensierata e leggermente in crisi, mentre nel frattempo la sua famiglia si è allargata. Quella felicità che era arrivata ad un certo punto della stagione precedente in un certo senso ora si allontana. È un sentimento volubile, ondivago: il flusso di gioia che nel corso della prima serie aveva contagiato tutti i protagonisti li lascia con qualche sorriso in meno sulle labbra, e anche con tante questioni da dover gestire.
Angelica Camilli vivrà un periodo molto difficile, a causa di tumore che le verrà diagnosticato, un evento che sconvolgerà la sua vita e quella dei familiari. È arrivata la felicità 2 vuole dunque raccontare non solo i momenti positivi ed allegri della vita quotidiana, ma anche quelli più duri e difficili da affrontare?
Esattamente: è importante che la fiction faccia proprio questo. Questa modalità di racconto, in fondo, è quella che si trova nella commedia all’italiana, in cui si racconta un dramma, una sciagura, un evento negativo che colpisce uno o più personaggi principali e ci si scherza sopra, cercando di raccontare anche situazioni complesse in una chiave più leggera, provando a suscitare il sorriso. Credo che questa sia una ricetta utile da seguire anche nella vita di ognuno di noi.
Come ha gestito il cambiamento del suo personaggio da una prima stagione più brillante a una seconda che si annuncia essere più riflessiva?
Paradossalmente, questi nuovi episodi non saranno meno allegri di quelli che il pubblico ha già visto. Anzi, in questa nuova stagione c’è stata maggiore necessità di utilizzare toni allegri, proprio per filtrare tutto ciò che di spiacevole accade ai protagonisti della serie. È stata scelta una bellissima chiave di racconto.
Lei e Claudio Santamaria avete presentato la nuova stagione di È arrivata la felicità anche sul palco di Sanremo, durante la terza serata del Festival. Che atmosfera ha trovato all’Ariston?
Quella che ognuno può immaginare: c’era tensione, ma si percepiva anche divertimento. Sanremo è un contesto che non mi riguarda in prima persona, ammetto di non essermi sentita molto a mio agio su quel palco e forse si è anche visto (sorride, ndr).
Ha dei prossimi progetti in cantiere oltre la fiction che vedremo da stasera su Rai 1?
Niente di particolare, almeno in questo periodo: non ho particolare fretta né l’ansia di mettermi all’opera in qualcos’altro.