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Lucia infatti, il personaggio della Guerritore, secondo la sceneggiatura iniziale era “una donna che esce dal carcere, e la prima cosa che fa è andare in cucina e preparare uno sformato”: “Ho detto no. Mi sono messa e ho riscritto la mia parte”, ha spiegato l’attrice. “Un personaggio complesso com’era Lucia, una madre assassina, aveva bisogno delle corde dell’interprete per poter raccontare in altri 12 episodi una storia densa. Avevo bisogno di contribuire, come succede in tutte le parti del mondo, perché il personaggio cresce con te”.
Così la Guerritore aveva intenzione di partecipare alla scrittura di Lucia anche in questa seconda stagione, lei che ha ottenuto da Woody Allen il permesso per scrivere l’adattamento di Mariti e Mogli. Invece ha dovuto constatare che la sua presenza non era gradita, motivo per cui ha deciso di dire no a Netflix. La seconda serie di Non uccidere infatti, sarà visibile sul celebre servizio di streaming online. Ma “a me del successo non interessa: mi interessa crescere come interprete”, chiosa la Guerritore. Insomma: se l’interprete è escluso dal mondo del suo stesso personaggio, “che se lo recitassero loro”. Lucia aveva bisogno di essere approfondita, di avere una dimensione interiore da esplorare, ma ciò non è stato possibile: “Quando ti dicono che è un prodotto industriale…il prodotto industriale deve essere ancora più bello, no più brutto. Perché sennò l’industria si ferma”.
Non vi sveliamo altro: vi lasciamo invece alle dichiarazioni dell’attrice e autrice nel video seguente. A questo punto comunque, appare chiaro che i segreti di Lucia rimarranno tali.