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Rai 5 tramette questa sera il film dal titolo La Corte. Si tratta di una vicenda dalle atmosfere a metà strada tra la commedia e il dramma. La durata è di 100 minuti, il titolo originale è L’hermine, ovvero l’ermellino.
La Corte film – regia, protagonisti, dove è girato
Vi spieghiamo la genesi del titolo originale. Intanto il film si svolge quasi tutto nell’aula della Corte d’Assise di una cittadina vicina a Calais nel nord est della Francia e i giudici della Corte d’Assise indossano una toga di velluto rosso con una parte di pelliccia di ermellino. Questi giudici vengono anche chiamati “gli Ermellini“.
Il film è stato premiato alla Mostra del Cinema di Venezia del 2015 nelle sezioni miglior attore e migliore sceneggiatura. Per migliore attore il riconoscimento è andato all’interprete principale Fabrice Luchini (Gemma Bovery).
Riprese si sono svolte tutte in Francia, in particolare nel tribunale di Saint-Omer.
Nel cast oltre a Fabrice Luchini recitano gli attori Sidse Babett Knudsen, Berenice Sand e Claire Assali. La regia è affidata a Christian Vincent.
La corte – trama del film in onda su Rai 5
Nel tribunale di Saint-Omer nel nord est della Francia si sta svolgendo un processo per infanticidio. Un giovane uomo disoccupato aveva denunciato alla polizia la morte della sua bambina di soli 7 mesi. Alla fine, messo sotto pressione, aveva confessato di averla uccisa lui, a calci, perché non ne sopportava più il pianto continuo durante il giorno e la notte.
Adesso l’uomo è sotto processo. I telespettatori assistono al dibattimento in aula. Ed è proprio nel corso di una delle fasi conclusive che Xavier Racine (Fabrice Luchini) il presidente della Corte d’Assise, rivolge il suo sguardo ai componenti della giuria popolare. E tra questi riconosce una donna, Ditte Lorensen-Coteret (Sidse Babett Knudsen).
Lo sguardo del presidente si ferma insistentemente su questa bella signora cercando nel suo viso un ricordo che man mano affiora dentro di lui.
Sei anni prima Xavier Racine aveva subìto un gravissimo incidente. Come conseguenza era stato ricoverato in stato di incoscienza nell’ospedale locale. Quando si era svegliato aveva visto un viso di donna chino su di lui che gli sorrideva e gli accarezzava continuamente la mano. Si trattava di una dottoressa anestesista che utilizzava questo metodo per cercare di confortare le persone sofferenti.
Basta a volte soltanto il sorriso di un medico che si prende cura di noi per allontanare l’angoscia in chi si trova in una situazione di pericolo di vita. Quello sguardo amorevole è rimasto impresso nel presidente della Corte d’Assise che si innamora immediatamente della dottoressa. Il suo sentimento però non viene percepito dall’interessata.
Il finale del film
Dopo tanto tempo quell’uomo così importante non ha mai dimenticato l’affetto che gli ha dedicato quella sconosciuta dottoressa. Il suo ricordo lo ha seguito nel corso degli anni. Adesso riaffiora più forte di prima e proprio in un momento in cui la Corte si trova a dover decidere di un caso gravissimo: un infanticidio.
Una curiosità: Fabrice Luchini, prima di diventare un attore, era un parrucchiere per signora.