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Il primo a prendere la parola è Fabrizio Frizzi, conduttore di “Musicultura”: “Io sono arrivato alla nona edizione di Musicultura, uno straordinario record, sono felice di festeggiare in diretta su Rai 1. Sono un tifoso di Musicultura, da tanti anni. Ricordo nel 2005 quando gli amici di Musicultura divulgavano le canzoni sul web. Saranno tre serate molto diverse. Le prime due serata saranno solo teatrali. Tutto è emozione e tutto succede con la magia. C’è poi questa sfida della serata di domenica, televisivamente speciale, noi presenteremo il miglior biglietto da visita dei protagonisti. Poi ci saranno i 4 finalisti del concorso e scopriremo chi ha vinto. La qualità degli artisti è straordinaria. Non vedo l’ora di vivere questa avventura”.
Tocca ora ad Andrea Fabiano, direttore di Rai 1: “Domenica è una serata particolare, con un sapore diverso. Il primo è quello culturale, sia pensando al bellissimo set sia ai pezzi musicali; il secondo è legato alla strada che stiamo percorrendo come azienda, ovvero quella di costruire progetti editoriali insieme. L’energia e la progettualità non è paragonabile agli anni passati. Ci troveremo insieme a radio e social per proporre al pubblico questa grande iniziativa culturale. E’ la prima volta che questo evento va in diretta, coinvolge una regione che è fra quelle a cui noi abbiamo voluto dedicare una serie di iniziative importanti per sostenere realtà delicate in cui bisogna affrontare la situazione del terremoto. Ora vogliamo dimostrare che queste realtà hanno tanto da dare e noi vogliamo sostenere la realtà economica e culturale del centro Italia”.
Andrea Montanari, neodirettore del Tg1, si dice entusiasta di aver portato avanti la partnership con Radio Rai, di cui è il direttore uscente, sostituito da Gerardo Greco, che afferma: “Abbiamo musica, borghi, un prodotto glocal. Abbiamo la crossmedialità: la radio parla con una voce che si vede, parla passando per la televisione, per i social. Questo è uno dei meccanismi fondamentali. Cercherò di rimanere ad Agorà fino al 30 giugno e poi vogliamo riformulare quellospazio di 2 ore con programmi del passato. Musicultura ha una lunga storia, questo è il programma dei sogni con una fortissima rassicurazione. Questo è uno dei prodotti che vince sicuramente”.
John Vignola seguirà la diretta in onda su Radio1: “Musicultura fa parte di questo cambiamento. C’è l’idea che la radio possa incrociare i linguaggi, noi a questo percorso arriviamo dopo aver ospitato tutti i vincitori, la nostra diretta sarà in linea con Rai 1. Il vincitore di Musicultura verrà scelto dalla platea, a dimostrazione che questa è una manifestazione popolare”.
Angelo Mellone, capostruttura di Rai 1, sottolinea la grande qualità delle canzoni finaliste.
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Romano Carancini è il sindaco di Macerata: “La radio ci ha fatto innamorare, ha stimolato la fantasia di tanti. Questo incontro con la televisione degli italiani è un’emozione particolare. Per questo diciamo grazie alla Rai, è il simbolo di come ci si possa innamorare di un evento. Questa è un’occasione per rialzarci, la Rai può fare luce, c’è un intero territorio che si riconosce in una manifestazione straordinaria. Lo Sferisterio rappresenta un incubatore, dà opportunità a grandi artisti. Terza considerazione va alla città, che oggi più che mai ha la possibilità di farsi vedere. La considero una micropolitana, ci piacerebbe che venisse riconosciuto un percorso con iniziative in cui la cultura guida la forza e la speranza della città stessa. I giovani, e quindi la capcità creativa, sono un valore aggiunto”.
L’anima di Musicultura è Piero Cesanelli, direttore artistico: “Musicultura nasce 28 anni fa. Quando ci siamo accorti che la melodia non aveva più un potere raffigurante, abbiamo creato questo concorso ponendo attenzione alla struttura della canzone stessa. Per dare credibilità a questo evento abbiamo coinvolto diverse personalità. In questi anni abbiamo mantenuto una linea rigorosa. Abbiamo tenuto in mente di tenere la stessa correttezza e atteggiamento con i nuovi. E’ l’unico concorso – prosegue – che fa pervenire agli artisti una scheda di valutazione analitica. Dopo la prima scrematura, questi testi sono esaminati e vengono scelti i 16 cantanti che compongono il cd che ogni anno facciamo. Quest’anno i nostri ospiti vengono per effettuare dei set unici, irripetibili, che non fanno ai loro concerti, come Enrico Ruggeri con i Decibel. Tutto sarà all’insegna della sorpresa. Poi ci saranno i 4 finalisti, dopo un percorso lunghissimo, per dimostrare che il popolare non nega la canzone d’autore, non spezzal’equivalenza. Abbiamo artisti che propongono canzoni cantabili, con un testo intelligente, pieno di emozioni, ma per nulla retorico. La creatività non è in crisi in Italia. Abbiamo intenzione di creare un pubblico che si interessi a questo tipo di canzone”.
Musicultura è stata la culla di diversi artisti italiani. Vengono mandati in onda gli spezzoni delle canzoni finaliste. Questi gli artisti: Lucio Corsi, Nico Gulino, Lovain, Bob Messini, Mirkoeilcane, Francesca Sarasso, Alessandro Sipolo e Francesco Papageorgiou.
Si passa alle domande dei giornalisti. Mellone precisa che la serata è “perfettamente incastrata tra un evento di celebrazione e lo speciale elettorale. Sarà una scaletta serratissima. Frizzi dovrà controllare il minutaggio”. Vignola aggiunge che “le prime due serate non saranno due dirette. Radio 1 ha fatto la presentazione dei finalisti”. Cesanelli precisa che “al vincitore vince una borsa di studio di 20.000 €. Ci saranno altri premi della critica, del miglior testo, della miglior musica. I cantanti possono aver avuto delle autoproduzioni. Di solito non hanno contratti. Il prodotto che viene presentato è inedito”.
La conferenza stampa finisce qui. L’appuntamento è per domenica 25 giugno, alle ore 21,25 su Rai 1.