{module Pubblicità dentro articolo}
Dopo la presentazione ironica dei conduttori, che si introducono l’un l’altro a turno, viene lanciato il primo servizio: Andrea Agresti nella divisa del sergente Hartman. Agresti inveisce contro Giorgias Meloni, Antonio Razzi e Laura Ravetto.
Si prosegue con Matteo Viviani, che è andato in Sardegna per raccontarci di Ragazze raggirate per milioni di euro. Si tratta della storia di otto ragazze che hanno aperto una sere di società con un socio, Salvatore, i cui presidenti erano suoi familiari. Tutti i progetti che le società avrebbero dovuto avviare, tra cui un albergo, non sono mai partiti. Le ragazze si sono viste arrivare la lettera di Equitalia, per quattro milioni e mezzo di euro.
Salvatore, detto Tore, ha ricevuto finanziamenti pubblici dalla comunità europea, ma non si sa che fine abbiano fatto. La stessa cognata è andata a a casa di una delle otto ragazze raccontandole che anche lei è stata rovinata dall’uomo. Viviani si reca da Salvatore, che non dà naturalmente le spiegazioni circostanzate che la iene si attende.
Dopo la pubblicità, i conduttori ci aggiornano sul professore dell’università di Messina che le iene avevanmo scoperto a copiare i testi: rimane al suo posto. Con i complimenti di Pif, si passa al servizio di Gaetano Pecoraro, che si occupa proprio del professore Dario Tommasello: Quando ai vertici del ministero si arriva copiando. Mentre i ricercatori sono costretti ad emigrare all’estero, in Italia un docente come Tomasello viene coperto dai colleghi, che hanno dichiarato che quello delle Iene è “squadrismo”. Ma si va oltre, grazie alla testimonianza di un professore che spiega all’inviato come ai vertici dell’Anvur ci sia Paolo Miccoli, arrivato a un incarico tra 170mila euro copiando i suoi lavori. E l’Anvur è proprio l’organo cui spettta valutare le attività delle università. Non solo: la copiatura di Miccoli era stata segnalata da chi di dovere, ma non ne è stato tenuto conto.
Nina Palmieri ha raccolto l’invito di un ragazzino di andarlo a trovare: Una piccola casa per una grande famiglia. Le ha scritto Angelico, 12 anni, che vive in un appartamento di 44metri quadri con i quattro fratelli e i genitori. La famiglia vive in uno stato di indigenza, senza alcun tipo di spazio: il padre, scrittore, autopubblica i suoi romanzi riuscendo a mantenere la famiglia pagando un affitto di 250 euro mensili. La famiglia ha fatto richiesta da 12 anni per un alloggio popolare, senza riuscire ad ottenerlo. La Palmieri trascorre con loro l’ora di cena e la notte, documentando una mancanza di spazio al limite della claustorofobia. Il servizio si conclude con l’appello di Nina, rivolto naturalmente a chiunque abbia un appartamento più grande da affittare.
Enrico Lucci incontra Michele: Il professore in gonna, il fisico e la fisica. Definitosi intersessuale, si veste da donna ed è sposato. Il problema di un figlio non sipone, perché, come dice lui, “sparo a salve”. La naturalezza con cui il professore si è presentato in aula spiegando la sua situazione, ja stupito il preside, cheinizialmente teneva le reazioni: invece, svela, le reazioni sono state positive.
Giulio Golia è a Napoli: L’oro di Scampia contro la camorra. La palestra di Gianni Maddaloni toglie i ragazzi dalla strada: il figlio del tossicodipendente, il 15enne “inguaiato” per un precedente di tentato omicidio, il nipote di un uomo ucciso dalla camorra sono stati raccomandati a Maddaloni dalle madri. Biagio addirittura, è stato mandato ad allenarsi dalla scuola, perché bullo e ora ha deciso di voler diventare pasticcere: ora si allena insieme al figlio di un poliziotto, che invece è lì per scelta propria. Figli di detenuti e portatori di handicap non pagano: Maddaloni fa pagare solo chi può, cioè 20 euro, anche se riesce a malapena a coprire le spese della corrente elettrica: “io voglio dare una possibilità, perché pure io se non avessi avuto il mio allenatore, sarei per strada”.
Antonio, 14 anni, ha il padre in carcere per spaccio di droga: ha scontato sette anni, uscirà nel 2021. Golia va a casa sua, dove parla anche con la madre, grata all’esperienza della palestra: Antonio dice che non sa dove sarebbe se non avesse Maddaloni a fargli da padre. Ma parla con il tono di chi sta pensando, e pesando, ogni parola, alla stregua di un adulto con un pesante bagaglio sulle spalle. Vista al realtà di fondamentale importanza per Scampia, l’invito è a finanziare la palestra di Maddaloni, che in ogni ragazzo vede un “punto di accesso al bene”.
Il prossimo servizio è di Dino Giarrusso: Dove uccidono le bombe italiane? Armi italiane vendute a paesi in conflitti non autorizzati, tra cui quello in Yemen: è questo quanto avviene. Com’era da aspettarsi, nessuna risposta in merito dal Ministro della Difesa.
Cizco torna ancora su Il sistema metrico genitale, stavolta facendo un calcolo sugli attributi di Stash dei The Kolors, Paolo Conticini, Luca Ward, Valerio Scanu.
Alle 23.10 il reportage di Nadia Toffa: La camorra uccide anche senza pistole. Nel territorio tra Napoli e Caserta, detto terra dei fuochi, invecchiare è diventato un lusso: si muore di tumore. Carmine Schiavone, che la Toffa ha incontrato, ha indicato esattamente le zone degli interramenti di rifiuti: su uno di questi, vengono coltivati i friarelli. L’uomo che li coltiva, quando la iena gli domanda se sappia, risponde che chi li comprerà pregherà che il Signore li purifichi.
Don Patriciello racconta che le persone nemmeno dicono più la parola cancro: quando qualcuno muore, si chiede direttamente dove avesse il “brutto male”. Insieme al parroco, la Toffa va al cimitero: intere famiglie seppellite. La camorra ha smaltito i rifiuti tossici nelle discariche normali. Le telecamere mostrano i fumi delle sostanze, creati da una normale reazione chimica: i continui fumi inquinano sempre più l’aria, causando la morte di giovani, bambini compresi. La mamma di una ragazzina morta a soli 12 anni le mostra la cameretta, rimasta praticamente intatta: il fratello della bambina, anche lui ancora bambino, dopo alcune titubanze, spiega che nessuno denunci chi sversa per timore di ripercussioni.
La iena porta ad analizzare una pianta di pomodori coltivati in quei luoghi: le analisi riscontrano la presenza dmercurio, arsenico, piombo che, consumate per un lungo periodo, non vengono smaltite determinando l’insorgenza di malattie.
Un pastore racconta alla Toffa di agnelli che nascevano deformi, ad esempio con due teste. Il problema è serio, e rischia di danneggare anche le aziende che producono prodotti sani: bosgna interrompere la coltivazione nelle terre contaminate. Intanto, mentre la Toffa viene accompagnata per discariche e campi, a Giugliano una discarica va a fuoco, seminando cenere nera ovunque.
La iena aveva intervistato anche Roberto Mancini, il poliziotto che portò vanti una documentatissima indagine sulla terra dei fuochi. All’inizio nessuno lo aveva avvisato della pericolosità, tanto da avere in dotazione appena una mascherina: quell’indagine però, è sparita. Lo Stato lo ha risarcito con la miseria di 5mila euro per il tumore che poi gli è cresciuto dentro. Dalle intercettazioni di Zagaria era emerso che gli interramenti fossero stati 20 metri dalla superficie, sotto la falda acquifera: i controlli seguenti non andarono così in profondità. Del resto, aggiunge Mancini, Schiavone raccontava che i sindaci li decidessero gli stessi boss.
Con gli anni è cambiato il metodo: i rifiuti vengono gettati gradualmente per strada, poi qualcuno passerà a dare fuoco. Insomma, il firgone che scaricava, è stato sostituito da auto o ape car con pochi sacchi. Nel Comune di Giugliano, la Toffa non trova risponde.
Il servizio, che si chiude dopo quasi un’ora, ha un tragico epilogo: realizzato unendo il lavoro della iena dal 2013 ad oggi, nulla è cambiato. L’appello di chi ha denunciato non è stato raccolto da nessuno; quasi tutti i protagonisti sono morti.
Luigi Pelazza ha visto cambiare la vita di Silvio, uomo rumeno rimasto solo e senza lavoro. Costretto a mendicare dormendo in strada, quando gli è stato regalato un camper, lo ha utilizzato per far dormire anche altre persone. Poi, grazie all’intervento di Pelazza, è riuscito a trovare un posto da lavapiatti in un ristorante.
La puntata si conclude qui: i conduttori salutano il pubblico poco prima della mezzanotte e mezza. Si spera che l’orario tardo di un’eccezione, non un ritorno a vecchi vizi.