Quello del figlio di Riina, fa sapere l’azienda di viale Mazzini, è un punto di vista sconcertante ma che si è ritenuto di portare a conoscenza dell’opinione pubblica perché sintomatico di una mentalità da “famiglia mafiosa” che è compito della cronaca registrare.
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L’intervista sarà seguita da un dibattito a cui parteciperanno il figlio di Rosario Schifani, agente di scorta di Giovanni Falcone morto nell’attentato di Capaci del maggio del ’92, il giornalista del Corriere della sera Felice Cavallaro, esperto di vicende di mafia, l’avvocato Luigi Li Gotti, storico avvocato di celebri pentiti, e Dario Riccobono, presidente dell’associazione Addiopizzo.
Ma la notizia ha scatenato ire, polemiche, diserzioni.
La prima a protestare violentemente è stata la presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi che ha usato toni molto duri ed ha parlato addirittura di “negazionismo della mafia”.
Ha fatto sentire la sua voce anche il presidente del Senato Pietro Grasso che ha detto la sua su Twitter: Non mi interessa se le mani di Riina accarezzavano i figli, sono le stesse macchiate di sangue innocente. Non guarderò Porta a Porta.
Maria Falcone, sorella del giudice assassinato da Cosa Nostra, e Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso pochi mesi dopo, hanno avuto espressioni dure, di costernazione e di condanna per questa scelta. Pierluigi Bersani ha fatto sapere che non parteciperà al programma.
Roberto Fico, del Mivimentio 5 Stelle e presidente della Commissione di vigilanza Rai ha attaccato violentemente i vertici dell’azienda.
Nel pomeriggio di oggi, per discutere della puntata di Porta a porta si sono riuniti il direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall’Orto, e Andrea Fabiano, responsabile di Rai Uno. La conclusione è che la trasmissione andrà regolarmente in onda.
Poi l’azienda ha emesso un comunicato in cui si anticipava che “per offrire un ulteriore punto di vista contrapposto a quello offerto dal figlio di Riina Porta a Porta ospiterà inoltre domani sera una puntata dedicata alla lotta contro la criminalità e a chi alle battaglie contro le mafie ha dedicato la propria esistenza anche a costo della vita. Tra gli altri saranno ospiti il ministro dell’Interno Angelino Alfano e il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone”
Continuano dalla Rai, quasi per frenare le polemiche oramai scoppiate: “con tutti gli strumenti editoriali a sua disposizione, il servizio pubblico radio televisivo è da sempre quotidianamente al fianco di tutti coloro che si sono battuti e si battono per il pieno rispetto della legalità e contro tutte le forme di criminalità organizzata”
Ma le polemiche sono destinate ad aumentare, anche per i precedenti. A settembre scorso, Vespa ha ospitato, infatti, Vera e Vittorino Casamonica, figlia e nipote di Vittorio Casamonica. La puntata ottenne oltre il 15% di share.
Tra coloro che difendono Vespa ci sono Daniela Santanchè e Fabrizio Cicchitto.