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Si sentiva il bisogno di un programma culinario radiofonico dopo tanto spadellare in Tv?
Chef ma non troppo è un appuntamento che abbraccia le tematiche culinari a 360°. Noi non mostreremo soltanto come si cucina ma partiremo dalle basi: daremo delle utili informazioni su tutto quello che è necessario per cucinare, partiremo dal concetto che si va dalla brace alla padella e non viceversa. Con questo vogliamo dire che bisogna conoscere innanzitutto il fuoco. Significa conoscere i vari tipi di cottura per tutti i prodotti alimentari, partiamo dalla carne e dal pesce e arriviamo alla pasta, alla pizza, ai fritti e alle salse. Tutto insomma ha una propria tecnica di cottura.
Vi occuperete anche di pentole e stoviglie?
Certamente daremo consigli su come utilizzare non soltanto stoviglie e vari tipi di pentole ognuna adatta ad una cottura specifica, ma spiegheremo anche come utilizzare i mixer, i robot, il forno: infatti molte di questi apparecchi vengono utilizzati soltanto in due modalità acceso e spento. Ma ce ne sono molte altre poco conosciute che invece in cucina sono estremamente utili.
A chi si rivolge questo programma?
Ad un tipo di pubblico differente. Noi vogliamo raggiungere sia i neofiti in cucina sia gli esperti perché daremo delle informazioni semplici cercando di intrattenere i nostri ascoltatori. {module Pubblicità dentro articolo}
Come è realizzata la trasmissione?
Chef ma non troppo si divide in due parti. Nella prima c’è la maestra di cucina Luisanna Messeri che ogni giorno propone le sue ricette e spiega le modalità di preparazione. Nella seconda invece ci sono gli chef de La prova del cuoco. Ognuno darà consigli e suggerimenti per la cottura dei prodotti nei quali è particolarmente esperto.
Lei e fede credete all’importanza di un’educazione alimentare?
Certo, anzi il mio sogno è quello di realizzare un programma che insegni ai bambini a mangiar sano fin dalla più tenera età. Io sono un padre e conosco bene quanto sia importante inculcare nei piccoli la corretta educazione alimentare.
Ha visto MasterChef? Che ne pensa?
Io penso che la parte più bella del cooking show di Sky Uno sia lo spettacolo. Ma la cucina non è show. Infatti il lato negativo della trasmissione consiste in questo: chi guarda può cadere nell’errore che bastino solo 10 puntate per diventare un grande chef.
Vuol dare quindi un consiglio agli spettatori di MasterChef?
I fans del cooking show devono sapere che la cucina richiede molto studio, ricerca e fatica oltre che impegno costante. Il pubblico oggi è diventato giudice di tutto ma per poter giudicare bisogna prima di tutto conoscere. Ecco io non condivido che molte persone diano dei voti ai ristoranti senza essere esperti di cucina ma solo dei buongustai e appassionati del buon cibo.
Certo. Non solo, ma oggi lo chef è diventato quello che prima era il calciatore e il tronista, ovvero l’icona della nostra società televisiva e non solo. Se a Sanremo è approdato Antonino Cannavacciuolo significa che la cucina è arrivata molto in alto. {module Pubblicità dentro articolo}
Però c’è anche Junior MasterChef che fa cucinare i bambini. Qual è la sua opinione?
Con i bambini ci vuole molta cautela. Io non so quanto sia sana una competizione del genere, il rischio è di creare dei piccoli mostri. Preferirei un programma più educativo perché i bambini devono imparare, come dicevo prima, a mangiar sano.
Lei è stato conduttore su Rai 2 di due programmi Un pesce di nome Tinto e Frigo. Torneranno in video?
Frigo riprenderà molto presto con altre 10 puntate. È stato un programma che si inserisce nel trend di educazione alimentare a me molto caro. Infatti io mi recavo nelle case degli studenti, aprivo il loro frigorifero e analizzato tutto quello che conteneva. Purtroppo molto spesso dovevo constatare che si trattava di junk food. {module Pubblicità dentro articolo}
Che ne pensa delle parodie dei cuochi in tv?
Adoro quelle di Crozza. Ha fatto sapientemente Joe Bastianich e adesso ha portato in video l’imitazione di un cuoco vegano Simone Salvini. Anche questa una parodia riuscitissima al passo con i tempi.