Indice dei contenuti
- 1 Made in Sud quest’anno coniuga musica e comicità. Qual è il suo rapporto con questo tipo di intrattenimento?
- 2 Quale sarà il suo ruolo all’interno delle 12 puntate?
- 3 Proprio come i grandi personaggi della comicità nazionale tra cui Renzo Arbore?
- 4 Napoli è anche la patria di grandi artisti comici. Quali sono i suoi preferiti?
- 5 Ha mai conosciuto Troisi?
- 6 Niente amarcord dunque in Made in Sud?
- 7 Farà da spalla ad alcuni personaggi del cast?
- 8 Tutto questo significa che Made in Sud sta cambiando pelle?
- 9 Crede che Napoli sia cambiata negli ultimi tempi?
- 10 Ma in che modo la città è cambiata?
- 11 La vedremo esibirsi anche in qualche monologo comico?
- 12
- 13 A 50 anni ha ancora un sogno nel cassetto?
- 14 Se dovesse dare una definizione della sua città quale sarebbe?
Abbiamo incontrato il cantautore che ci ha parlato non solo del programma e dei contenuti ma anche del suo rapporto con la comicità e con la città di Napoli. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Made in Sud quest’anno coniuga musica e comicità. Qual è il suo rapporto con questo tipo di intrattenimento?
Napoli è una grande palestra di comicità. Per me non sarà una fatica, al contrario un vero e proprio piacere coniugare la vis comica e la leggerezza del programma. Sarò nel mio habitat naturale, perché non tutti sanno che ho una battuta facile e riuscirò a divertirmi ed a comunicare ai telespettatori il clima di grande familiarità che c’è tra di noi. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Quale sarà il suo ruolo all’interno delle 12 puntate?
Innanzitutto voglio sottolineare che Made in Sud propone 12 puntate uniche, una differente dall’altra. Il mio ruolo è di far sorridere e, al tempo stesso, emozionare il pubblico. Ma ci sarà anche molta improvvisazione.
Proprio come i grandi personaggi della comicità nazionale tra cui Renzo Arbore?
L’improvvisazione nasce dal dialogo e dalla condivisione di intenti. Noi siamo una squadra che ha già trovato un’intesa vincente.
Napoli è anche la patria di grandi artisti comici. Quali sono i suoi preferiti?
Penso soprattutto a Totò, Massimo Troisi ed Eduardo De Filippo. Posso assicurarvi che tutto il cast di Made in Sud quest’anno è figlio di questi tre grandi artisti. I giovani hanno studiato e approfondito le dinamiche comiche di questi grandi maestri per trarne ispirazione e rappresentare il cambio dalla società in cui viviamo con battute sempre argute ed efficaci. Il merito di Made in Sud è di interpretare l’evoluzione dei costumi e del modo di vivere di noi tutti italiani. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Ha mai conosciuto Troisi?
Purtroppo no, questo è un mio grande cruccio. Massimo aveva il dono di raccontare la vita in napoletano ma le sue battute erano comprensibili in tutta Italia.
Niente amarcord dunque in Made in Sud?
Vivere di ricordi può essere anche controproducente. Nel rispetto della grande tradizione comica partenopea, Made in Sud si propone come un laboratorio di creatività basato su artisti che desiderano con le proprie performance unire l’Italia da Nord a Sud.
Farà da spalla ad alcuni personaggi del cast?
Certo darò un “appoggio artistico”. Io però sono anche autore del programma e non posso permettermi di suggerire a nessuno il contenuto del suo monologo.
Tutto questo significa che Made in Sud sta cambiando pelle?
Certamente, sarà un connubio di musica e intrattenimento molto più simile ad un varietà.
Crede che Napoli sia cambiata negli ultimi tempi?
La mia città è enormemente migliorata, ha una gran voglia di riscatto, per accorgersene basta girare tra la gente. Tutti i sono animati da un coraggio e da un ottimismo che fa ben sperare. Non fa eccezione la squadra Rai della sede napoletana, gestita da maestranze di grande professionalità che hanno affrontato momenti molto bui superando sempre le difficoltà. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Ma in che modo la città è cambiata?
Innanzitutto sono aumentate a dismisura le aziende televisive e cinematografiche che vengono a girare i propri prodotti nella città. Il fermento dei napoletani sta portando ad una economia piena di nuove risorse. Certo i problemi ci sono, ma bisogna prendere atto che un evento accaduto al Sud è considerato sempre in una maniera più traumatica.
La vedremo esibirsi anche in qualche monologo comico?
Non lo escludo. Made in Sud è uno spettacolo nel quale potrà avvenire di tutto.
A 50 anni ha ancora un sogno nel cassetto?
Mi piacerebbe poter essere più vicino ai miei figli. Gli impegni sono tanti. Adesso con l’uscita del disco che porta come titolo la mia data di nascita “24/02/1967” i miei impegni sono raddoppiati. Successivamente dovrò preparare il tour mondiale che inizia ad ottobre. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Se dovesse dare una definizione della sua città quale sarebbe?
Napoli è mia madre. È la più bella donna senza trucco.