Strano percorso quello della religiosa che, dopo essere stata molto amata in Italia ed eletta a furor di televoto vincitrice di The Voice 2, subito dopo ha perso parte dell’appeal che aveva avuto sul pubblico nostrano.Ma lo ha conservato, addirittura consolidato, oltre confine.
Intanto, però, suo primo disco si è rivelato un flop e non è mai riuscito a scalare una classifica. Il suo lungo silenzio dopo l’affermazione al talent show di Rai2 faveva prevedere addirittura un ritiro dalle scene. E invece, Sister Cristina si è improvvisamente riappropriata del suo successo ed ha cominciato a frequentare alcuni dei più accreditati programmi (L’Arena di Giletti), ad apparire come ospite in qualche selezionato salotto tv nell’intento di promuovere le sue attività professionali.
Si è verificato, però, un fenomeno singolare: mentre cresceva la popolarità della religiosa all’estero, in patria la giovane suorina non riusciva a sfondare professionalmente. Destino che ha accomunato tutti i vincitori di The Voice, fin dalla prima edizione.Da Elhaida Dani (The Voice 1) fino a Fabio Curto, primo classificato a The Voice 3, passando per Suor Cristina, goiello di un miracolato J- Ax che fu scelto come coach dalla suora nel corso delle blind audition.
Naturalmente la ventisettenne religiosa ha più volte sottolineato che, avendo fatto voto di povertà, tutti i proventi delle sue performance vengono dati in beneficenza. In particolare, quelli derivanti dal musical Sister act sono destinati a realizzare una banda musicale per i ragazzi delle periferie di San Paolo del Brasile.
Ma adesso è ora di guardare al futuro festival di Sanremo. Tempo fa sono circolate voci su una possibile presenza della religiosa sul palcoscenico del teatro Ariston. E’ un sogno che Sister Cristina insegue e che potrebbe finalmente realizzarsi.
Ma, per ora, naturalmente, tutto è affidato alle grandi manovre di Carlo Conti per la scelta dei Big sanremesi..