È stato forse lo spettacolo più difficile da scriere, racconta il Premio Nobel: sia in fase di scrittura che per quanto riguarda la scenografia e i movimenti delle macchine. A tal proposito, Fo si permette quella che lui definisce una “piaggeria” per ringraziare la Rai. Aver scoperto di avere entrambi un mestiere “alto” è stata “la chiave di volta del lavoro”, che ha permesso un’improvvisazione euna gestualità mai provate in quello spazio.
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L’improvvisazione, prosegue, è tale che qualsiasi persona interessata ad imparare come si improvvisa sul palco, non ha che da guardare attentamente la piece. Il ricordo corre subito a Franca Rame: aver avuto tutte le occasioni positive per mettere in scena Callas è una fortuna.
Dal suo canto, Paola Cortellesi, ribatte di essere lei lafortunata: essere chiamata per lavorare con Dario Fo è un sogno che si realizza. Con Fo,racconta, ci si dimentica di essere sul aplco con un mestro.
Per il regista Felice Cappa invece, proprio a causa del testo sostanzialmente riscritto ogni volta dall’improvvisazione, il compito è stato tanto affascinante quanto impegnativo. E la Cortellesi “ci ha aggiunto del suo”, facendo in scena “quello che voleva”: insomma, un vero “incubo” per chi dee seguire la sintassi della televisione. Uno spettacolo difficle, ammette il regista: quando infatti Franca Rame è venuta a mancare, la coppia stava provando proprio questo spettacolo.
La voce della cantante è stata inserita solo in due estratti, perché durante le prove, ci si è accorti che appesantiva.
La serata sarà divisa in due parti, durante le quali verranno proiettati i dipinto di Fo sulla Callas che, afferma il direttore di rete Giancarlo Leone, saranno parte integrante della scena. Al momento, sono espeosti in una mostra a Milano che si concluderà a fine gennaio. Fo svela che gli sono stati comprati ben 75 quadri da un solo acquirente: probabilmente un unicum nella storia delle mostre.
Leone si augura che, presto, Rai 1 possa rappresentare nuovamente qualcosa di Dario Fo. intanto lo spettacolo, inedito sia a teatro che in tv, verrà replicato a gennaio.
Fo ironizza sulla censura subita con Canzonissima: grazie a quella cacciata, la loro compagnia ha avuto un seguito impensabile, che nessun gruppo teatrale si sarebbe mai sognato. Le tournée non duravano sei mesi come quelle dei colleghi, ma persino due anni: a volte, chiosa, quello che sembra un disastro si capovolge, tanto che dopo 16 anni il rientro è stato trionfale.
Interviene per un attimo anche Jacopo Fo, figlio dell’attore: il primo incontro tra la Cortellesi e il padre è stato all’insegna del contrasto: lei gli ha subito detto di non essere d’accordo su una scelta. da lì insomma, è nata una grande ammirazione reciproca.
La conferenza si conlude qui: l’appuntamento è per venerdì 4 in prima serata su Rai 1.