Il motivo ce lo aveva svelato la stessa Carlucci, intervistata lo scorso novembre: scovare nuovi talenti per un torneo che affianchi quello dei vip durante la trasmissione. L’intento insomma, è dare spazio anche alla gente comune.
Un’idea questa del tour, ci aveva spiegato la conduttrice, accarezzata per anni: non solo incontrare gli appassionati dunque, ma andare a cercarli lungo lo stivale.
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Così, dopo Mestre, Giugliano, Catania, Roma e Bari, il tour di Ballando on the road è arrivato nella capitale per gli ultimi due appuntamenti, svoltisi sabato 19 e domenica 20 dicembre. Le iscrizioni per il fine settimana appena concluso, sono state più di 400: un vero successo di pubblico.
E a Porta di Roma i ballerini erano di qualsiasi età. Una vetrina, ci ha detto uno di loro, importante: un modo per farsi vedere da veri professionisti. Oltre alla Carlucci infatti, erano presenti Samanta Togni, Anastasia Kuzmina, Veera Kinnunen, Stefano Oradei, Maykel Fonts e Carolyn Smith. Ai maestri, a turno, il compito di presentare i concorrenti. Ricordiamo che come ci aveva spiegato la stessa Carlucci, il reclutamento degli insegnanti non si ferma mai: ecco il perché della categoria “professionisti” nel modulo di iscrizione.
Molte le scuole che hanno partecipato, rappresentate da singoli ballerini, coppie, oppure gruppi. A proposito di gruppi, diverse erano le crew, la cui caratteristica principale, al di là della tecnica, appare l’energia: una squadra compatta che dà vita a coreografie d’impatto.
Ma a colpire senza dubbio l’attenzione, i bambini in lista. Tantissimi quelli che si sono succeduti. Piccoli campioni nelle varie discipline, spesso titolati per diversi anni di seguito: danza classica, latino americano, break dance, si sono esibiti come navigati professionisti. Qualcuno più convinto degli altri, accompagnati dalle famiglie ai lati dalla pista. E per coloro che si dimostravano troppo timidi, provvedevano le mamme a sciorinare a Milly Carlucci le medaglie conquistate.
Appassionati di ballo che di giorno svolgono tutt’altra professione, giovani e meno giovani, hanno approfittato di quella che è stata presentata come una grande festa. Arrivati da tutta Italia, con una discreta percentuale calabrese, da soli o no, costumi di scena addosso, uno dopo l’altro hanno mostrato le proprie doti alla squadra di Milly Carlucci. Intorno a loro, il tifo di amici, familiari e l’occhio curioso di chi si fermava a guardare lo spettacolo, che si è protratto per tutto il pomeriggio.
Non solo un momento dedicato al divertimento però. Per alcuni, attimi in cui riporre grandi speranze: se c’è chi attende tranquillamente il proprio turno, magari chiacchierando con qualcuno, c’è chi si isola sedendosi in un angolo. Oppure chi prova il proprio numero cercando di ritagliarsi uno spazio nella galleria gremita: del resto, come ci raccontano, per chi balla da tanto tempo, far parte del programma di Rai 1 sarebbe un sogno. O, più semplicemente, un tentativo di farsi notare, sperando di riuscirci tra tanti.
Di ballerini amatoriali, ne abbiamo visti davvero pochi. Erano invece tutte persone cresciute, se non nelle scuole di danza, tra anni di corsi e ore di pratica. Insomma, si trattava di gente che, in un modo o nell’altro, aveva maturato una lunga esperienza.
Naturalmente non sappiamo chi di loro passerà e chi no, dato che a Porta di Roma i concorrenti si sono solo fatti conoscere. Lo sapremo a febbraio 2016, quando lo show di Rai 1 partirà dopo il Festival di Sanremo. Vista l’alta concentrazione di minori, la speranza, o meglio il timore, è che non vi sia qualche lungo segmento che si riveli l’equivalente ballerino di Ti Lascio Una Canzone.