Quando la puntata prende il via, in studio ci sono tutti i Bluvertigo, Patty Pravo, Valerio Scanu e i giovani che si sono esibiti.
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Si comincia proprio analizzando la performance di ieri di Morgan: per la Gialappa’s, in confronto gli Zero Assoluto sono Pavarotti. Lui sostiene di essere particolarmente sotto tiro: gli fanno notare che a Sanremo funziona così.
Marinella Venegoni però, avendogli dato un voto alto, si (e gli) domanda se a questo punto debba rivederlo.
Si passa agli highlights della serata con il commento della Gialappa’s.
Savino chiede un’opinione sulla serata ai giornalisti. Monina del Fatto Quotidiano trova che i big più giovani non arrivino, riferendosi in particolare a Valerio Scanu. Il ragazzo risponde che l’emozione gioca scherzi, e che magari si “arriva” a qualcuno e a qualcun altro no. Morgan invece l’ha trovato “elegante”; Scanu a sua volta confessa di non essere stato nemmeno precisissimo.
Pur non utilizzando l’espressione “farsela sotto”, Savino chiede se anche Patty Pravo fosse emozionata, nonostante la lunga carriera.
Arrivano Francesca Michielin e Clementino. La Pravo scappa presto, dopo aver ringraziato per i complimenti ricevuti: con lei c’è Fred De Palma, che domani la affiancherà nella serata delle cover. E “per una Patty che se ne va”, ecco Neffa e Dolcenera.
C’è pure Cannavacciuolo, che distribuisce manate: Clementino chiede una pacca sulla schiena quasi fosse un autografo, ma si pente presto.
A Dolcenera viene rimproverata, come poi sintetizza Morgan, un sorta di “pigrizia compositiva” in quanto il suo brano ricorderebbe accordi noti. Ma per il leader dei Bluvertigo il vero plagio è non avere stile: copiare gli altri perché non si ha una propria caratura artistica.
In 40 anni di carriera, De Gregori ha sempre snobbato la kermesse canora. Incredibilmente, ha accettato di essere al Dopo Festival. Naturalmente si tratta di Max Giusti che lo imita: il comico ci svela che, in realtà, a De Gregori l’hanno sempre scartato, non era lui che rifiutava. E poi ci canta la versione di Generale che aveva presentato.
Si aggiungono Alessio Bernabei, gli Zero Assoluto e gli Elio e le storie tese. Scopriamo cosa ci fosse raffigurato sulla maglietta di Bernabei: il viso di Lara, una giovane che, grazie a una campagna social, è riuscita a trovare i soldi per curarsi.
Ancora Monina, sostiene che in sala stampa stia circolando una voce secondo cui le accoppiate per far gareggiare i giovani siano state scelte in maniera strategica. Senza nessuna prova che suffraghi una simile tesi, Savino contorbatte che non ha senso, anche perché il voto è imprevedibile. Lo appoggia Elio: cui prodest una mossa del genere? Effettivamente, da una giornalista ci si aspetterebbero delle affermazioni più strutturate anziché insinuazioni fini a se stesse.
La puntata si conclude qui.