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Consueta anteprima con Sergio Friscia e Lucio Caizzi. Il comico siciliano è nei panni di “Tony Sciacallo”, un improbabile giornalista in cerca disperata di scoop. Conti però non glieli dà . Si comincia e il conduttore toscano spiega il regolamento di questa serata. Look impeccabile, completo e cravatta blu, con camcia bianca.
I primi ad esibirsi sono Miele e Francesco Gabbani: è la prima sfida tra le nuove proposte. La ragazza, siciliana, canta “Mentre ti parlo”, il secondo, toscano, “Amen”. Più ritmata la canzone di quest’ultimo, potrebbe avere un discreto successo in radio. A vincere tra i due è Miele.
Comincia la seconda sfida: Michael Leonardi, che canta “Rinascerai”, affronta Mahmood che presenta “Dimentica”. Il primo ha una voce molto potente, tenorile. Orientaleggiante la melodia del secondo concorrente. Alla finale di domani parteciperà Mahmood.
Si sta per entrare nel vivo della serata. Come anticipato da Conti, è un’apertura in magia con l’artista Marciel. Un vero trasformista, un numero che mira anche a divertire il pubblico di bambini all’ascolto.
I 20 cantanti sono stati divisi in cinque gruppi, ognuno composto da 4 artisti. Si comincia con Noemi. La rossa cantante ha scelto Dedicato, successo di Loredana Bertè. La grinta della romana fuoriesce nel suo voler coinvolgere il pubblico in platea.
Sul palco è il turno dei Dear Jack. Tutti vestiti in grigio, scelta vintage per loro con “Un bacio a mezzanotte”, del Quartetto Cetra. Non stravolgono troppo l’originale con un’esecuzione gradevole.
Mentre Gabriel Garko, salito in precedenza dalla platea sul palco con Madalina Ghenea, cerca di togliersi, pur sorridendo qualche sassolino dalla scarpa, sulle critiche subite in merito alla sua conduzione, ecco gli Zero Assoluto con “Goldrake”.
Ed ecco Virginia Raffaele. Dopo il cinema e la danza, ora la moda. Stasera è nei panni, è il caso di dirlo, di Donatella Versace. Una perfetta operazione stile “Tale e quale show”. La somiglianza è impressionante all’originale. La comica ironizza sull’abitudine della stilista di ricorrere al chirurgo estetico. E Conti, come il pubblico, fatica a trattnere le risate.
Prossimi cantanti ad esibirsi il duo Caccamo-Iurato. Impegnativa la loro cover, “Amore senza fine” di Pino Daniele. Non esagerano, consci del rischio di rovinare una canzone di un artista indimenticabile.
Chiuso il televoto per il primo gruppo. È Noemi a vincere.
Decisamente un giudizio condivisibile, bene anche i Dear Jack. Conti presenta il secondo gruppo. Tra gli artisti, Patty Pravo canterà un brano portato al successo da lei stessa, “Tutt’al più”, una scelta anomala e inedita rispetto al passato. Duetta con un rapper. Sarebbe stato meglio se anche l’ex ragazza del Piper avesse scelto un altro brano, anche perché l’esibizione non va al cuore.
Alessio Bernabei, insieme a Benji e Fede, propone una canzone di Riccardo Cocciante, “A mano a mano”. Essenziale l’esecuzione, i ragazzi se la cavano discretamente. E scatta il selfie con Carlo Conti e Gabriel Garko.
Ecco arrivare Dolcenera, in abito bianco, che canta “Amore disperato” di Nada. Versione quasi in chiave disco dance, molto coinvolgente. Potrebbe essere lei a passare il turno.
Intanto, Carlo Conti comunica che è in corso il riconteggio dei voti della sala stampa relativi alla prima sfida delle nuove proposte, quella tra Miele e Francesco Gabbani. C’è stato infatti un errore. Un imprevisto piuttosto antipatico, soprattutto se il primo verdetto venisse ribaltato.
A chiusura del secondo gruppo, mentre Virginia Raffaele alias Donatella Versace continua a perdere pezzi di corpo, c’è Clementino. Il rapper napoletano porta “Don Raffaè” di Fabrizio De Andrè. L’artista però la personalizza poco e ne viene fuori un omaggio poco originale. Il pubblico in sala però apprezza molto, tanti gli applausi. Anche a casa apprezzano, perché è lui a vincere il secondo gruppo.
Arrivano i primi ospiti della serata, i Pooh. Quest’anno il gruppo festeggia 50 anni di carriera, per l’occasione anche Riccardo Fogli e Stefano D’Orazio si sono riaggiunti al gruppo, impegnato in una serie di concerti per celebrare il mezzo secolo di storia.
Il gruppo vinse l’edizione 1990 del Festival, con “Uomini soli”. La band offre al pubblico un medley dei loro successi. Per loro è un trionfo, in sala è una standing ovation. Poi, breve intervista ad ognuno dei componenti. Dopo il 31 dicembre 2016, il gruppo si scoglierà ed ognuno proseguirà nella loro carriera singolarmente.
Ed ecco la “frittata”. Conti legge, un po’imbarazzato, il comunicato ufficiale che annuncia il ribaltamento della votazione della prima sfida tra le nuove proposte. C’era stato un errore e vincere adesso è Francesco Gabbani, che va in finale al posto di Miele.
Il terzo gruppo è inaugurato da Elio e le storie tese, tutti con un look anni’70. Cantano “Quinto ripensamento” di Walter Murphy. Per l’occasione c’è anche Rocco Tanica alla pianola. In gara non partecipa, poiché è impegnato nel ruolo di strambo inviato dalla sala stampa, dove interviene con il suo stile surreale.
È il momento di Arisa, che canta un brano del 1963 di Rita Pavone: “Cuore”. Ad introdurla Gabriel Garko, che ancora scherza sugli appunti ricevuti circa la sua presunta scarsa capacità di leggere e presentare gli artisti.
“Tu vuò fa l’americano”, il celeberrimo brano di Renato Carosone, è riproposto questa sera da Rocco Hunt. Per coinvolgere il pubblico, lo fa alzare in piedi. Una bella idea, poi l’artista salernitano dà un tocco suo anche nell’interpretazione con degli inserti di parlato che inframezzano le parole del brano.
Francesca Michelin ha scelto di omaggiare Lucio Battisti con “Il mio canto libero”. Appare timida, poi pian piano si scioglie, un po’come fatto anche nel corso della prima serata, quando ha cantato il suo brano.
Nel terzo gruppo ha la meglio Rocco Hunt, che raggiunge Clementino e Noemi. Il quarto gruppo è inaugurato da Neffa, che porta un altro classico della canzone partenopea: “O’Sarracino”. L’artista è accompagnato dai The Bluebeaters. Esecuzione non impeccabile, con qualche stonatura. Arrangiamento piacevole.
Al pianoforte, Valerio Scanu presenta all’Ariston la sua versione di “Io vivrò (senza te)”. Ancora un omaggio, dunque, da parte dei cantanti al grande Lucio Battisti.
Irene Fornaciari, che con la sua “Blu” è a rischio eliminazione, stasera canta “Se perdo anche te”, un brano molto conosciuto di Gianni Morandi. Versione un po’movimentata, però la cantante potrebbe osare di più.
Chiamata in causa nello sketch dai “coniugi Salamoia” (il duo formato da Gianluca De Angelis e Marta Zoboli), che ne hanno un po’ per tutti, Madalina Ghenea però non è molto collaborativa, a riprova della sua presenza finora poco incisiva al Festival.
I Bluvertigo cantano “La Lontananza”, famosissimo pezzo di Domenico Modugno. Sono loro a chiudere il quarto gruppo, al termine del quale verrà proclamato il vincitore. Un’interpretazione in uno stile molto particolare, con la voce graffiante di Morgan che la rende ancor più originale.
Vince la sfida del quarto gruppo Valerio Scanu. Un’altra ospite, ecco Nicole Orlando. L’atleta, affetta di sindrome di Down, ha vinto ai mondiali di atletica leggera quattro ori ed un argento e a breve sarà una concorrente di Ballando con le stelle. La sua canzone sanremese che preferisce è “Angelo” di Francesco Renga. La ragazza con onestà dice: “Mia madre sta guardando la tv, ma non le piace Gabriel Garko“, che, presente, ride di gusto.
L’ultimo gruppo, dal quale uscirà l’ultimo artista che cercherà di vincere la serata delle cover, è aperto da Lorenzo Fragola. Il giovane cantante siciliano stasera canta “La donna cannone” di De Gregori. Bella intepretazione, delicata, da parte del vincitore dell’ottava edizione di X Factor.
Enrico Ruggeri canta “A’canzuncella”, brano del 1977 portato al successo dagli Alunni del Sole. Sorprendente la scelta del cantante, che si misura con il dialetto napoletano dimostrando di pronunciarlo anche discretamente. Il ritmo della serata è molto serrato, sarà difficile chiudere entro le 00.30, dato che manca ancora un altro ospite, Hozier.
Annalisa, con un lungo vestito rosso molto elegante, si cimenta in “America”, una hit di Gianna Nannini. Buona la scelta dell’artista ligure di presentare la cover di un brano rock, scelta che ne valorizza voce e personalità.
Ultima cover di questa serata è “La sera dei miracoli”, pezzo di Lucio Dalla, con cui la band ha collaborato a lungo specialmente all’inizio della loro avventura. Si ricrea la formazione storica: sul palco ci sono anche Ricky Portera e Fabio Liberatori.
Nei panni di uno chef stellato e un suo allievo, Pino e gli Anticorpi realizzano uno sketch tutto basato sui giochi di parole. Abbastanza spassoso.
Intanto, a vincere il quinto gruppo sono gli Stadio. Si giocheranno la vittoria di questa serata con Noemi, Rocco Hunt, Clementino e Valerio Scanu.
Arriva il momento di Hozier, autore del tormentone “Take me to church”. Un brano, quello realizzato dal cantante irlandese, dai contenuti non banali, dato che viene affrontato il tema dell’omofobia.
Collegamento con la sala stampa, dove c’è Rocco Tanica. Stasera il suo ospite è un certo Gianfranco Prostata, ma alle loro spalle c’è un tarocco Adriano Celentano, che parla con una voce stridula. Prese in giro nei confronti di Noemi, Pooh e Zero assoluto nella ormai tradizionale rassegna stampa.
La diretta fiume, finora la serata più lunga del Festival, si conclude con l’elezione della canzone vincitrice delle cover, premiata dal televoto. Vincono gli ultimi artisti ad essersi esibito questa sera, gli Stadio. Ovvia la dedica a Lucio Dalla, di cui hanno riproposto “La sera dei miracoli”.
La quarta serata di Sanremo andrà in onda domani, a partire dalle 20.30 su Rai 1.