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In studio il conduttore è in compagni di Elio e le storie tese, Dear Jack, Cecile, Francesco Gabbani. Per la gioia della perfida Gialappa’s, è atteso anche Gabriel Garko. Aprono la puntata gli highlights della serata con il commento ironico del trio.
L’analisi in studio parte da quanto avvenuto in sala stampa: per un errore, non è stato conteggiato il voto della sala stampa. Perciò Carlo Conti ha dovuto rettificare il responso, e la povera Miele si è vista revocare la propria vittoria. Naturalmente, racconta Gabbani, dietro le quinte ne è nata una polemica tra addetti ai lavori; però, scherza la Gialappa’s, “tu non hai rinunciato per non deludere Miele”.
Nel frattempo si aggiunge Michael Leonardi. Arriva anche un collegamento da una camera d’albergo: la telecamera inquadra un vano doccia; dietro un Costanzo-Max Giusti chiede a “Maria” di cercare Villa Ormond su Google Maps.
Si passa all’analisi dei look, perché si osserva che c’è un equivoco generazionale: i giovani si vestono da vecchi. Peccato che la critica arrivi da un giornalista che indossa babbucce rosse. Si scherza anche sul travestimenot degli Elii.
A Cecile viene fatta cantare la strofa autocensurata del suo pezzo. Proprio nel Festival che verrà ricordato per il sostegno alle unioni civili, è stata tagliata una parte sull’omofobia. La ragazza spiega che era per motivi di tempo e che, inoltre, essendo la sua esibizione in fascia protetta, si sarebbe trattato di versi troppo forti.
Ed ecco Garko, a cui il conduttore chiede come sta andando. Lui risponde “bene”, e la Gialappa’s: “ah si?” L’attore viene preso in giro per la sua pedissequa lettura del gobbo.
Il tempo di accogliere gli Stadio e Rocco Hunt, poi gli Elio e le storie tese ci regalano un omaggio a David Bowie insieme ad Adrian Blew, che ne è stato il chitarrista.
Ma per Garko non è finita: viene sottoposto alla lettura di alcuni tweet che lo riguardano. Silvia Motta di Tv Talk analizza quanto la sua presenza renda in termini di interazioni in rete e di ascolti in tv.
Mentre in studio di dibatte, prosegue il cammino di Costanzo verso Villa Ormond: vediamo la strada in soggettiva, senza che mai venga mostrato il personaggio.
La puntata va avanti, toccando l’importanza che la kermesse riveste per gli italiani all’estero. In studio entra Malhood ma, soprattutto, canta il Bono Vox di Max Giusti.
Le battute finali si consumano proprio con l’imitazione del comico, linea a Marzullo.