Sanremo 2016, la conferenza dopo la vittoria degli Stadio

Innanzitutto viene confermata la presenza del gruppo all’Eurovision Song Contest, poi viene svelata una curiosità incredibile: seppur non ci fosse il loro suono ma si trattasse solo di un provino, lo scorso anno avevano inviato proprio questo brano. La canzone venne scartata, ma la band non era troppo convinta: stavolta invece, c’è un disco di brani importanti e la struttura musicale del pezzo è stata ampiamente rivista. In un certo senso, quelli dello scorso anno non erano davvero gli Stadio.

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Uno dei componenti racconta che lo scorso anno guardava la kermesse da un letto d’ospedale, perciò la vittoria non può che essere dedicata alla sua famiglia. autori di una canzone dedicata a Pantani, al loro vittoria cade proprio nell’anniversario della morte del campione di ciclismo.

Un coronamento che arriva dopo 30 anni di carriera, nel corso della quale hanno suonato ovunque. “Nella musica non bisogna essere egoisti: bisogna avere la voglia di lavorare con chi ti piace”, prosegue il cantante. “Noi speriamo che la nostra vittoria dia spazio ai giovani di Bologna di venir fuori: bologna non è solo gli Stadio o Cesare Cremonini, ma una serie di realtà che hanno bisogno di vivere la musica come possibilità di mestiere”. Dopo tanti anni, un podio che rappresenta la musica “artigianale”, coè chi la musica la fa da anni.

Anche per la Michielin la serata delle cover è stata decisiva, perché ha iniziato a crederci di più: dopo quella sera si è sentita in “uno stato di grande condivisione con il pubblico”. 

Siccome gli Stadio non hanno indossato i nastrini colorati, viene chiesta loro la propria posizione: Curreri chiarisce di essere assolutamente a sostegno di una legge sulle unioni civili, che deve essere approvata. 

Sanremo è stato fonte di dolore in passato, tantoc he il gruppo spesso aveva pensato di non trnare più. Però “quando si ha un bel pezzo è difficile non pensare a Sanremo”.

la conferenza stampa si conclude qui. L’ultimissima sarà domani a mezzogiorno e mezza, per concludere definitivamente il capitolo Festival 2016.