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– Giulio Golia incontra Simone, un ragazzo di 35 anni che, affetto da tetraparesi spastica, è semi paralizzato, ha difficoltà nel parlare e non riesce a controllare molte parti del suo corpo, a partire dalla mani. Ciò nonostante, grazie all’utilizzo di un attrezzo fatto in casa con il quale riusciva a premere un tasto alla volta sulla tastiera del pc, Simone è stato in grado di laurearsi in ingegneria informatica. Partendo dal principio su cui si fonda questo strumento, il ragazzo ha in seguito inventato un software che permette a persone con gravi disabilità di essere connesse con il resto del mondo in maniera autonoma. Il programma si chiama “Facemouse”, costa 2.600 euro e consente di utilizzare il computer con movimenti della faccia o del naso quasi impercettibili. Si tratta di uno strumento che può servire per comunicare, studiare o lavorare.
Oggi in Italia 400 persone lo utilizzano, ma Simone e la sua Onlus AIDA, che portano avanti un piccolo laboratorio casalingo, vorrebbero raggiungere più disabili possibili. Nonostante le difficoltà economiche e l’assenza di fondi, in 10 anni hanno già aiutato tanti ragazzi con disabilità motorie di tutti i tipi. Giulio Golia decide di incontrare alcuni di loro per raccontare le loro esperienze.
– Come potrebbe reagire un noto cantautore se gli si facesse credere che un suo successo è un plagio di una canzone già esistente? Le due nuove Iene Billo e Venanzio, con la complicità di una giovane cantante romana, hanno sostituito il testo del ritornello della canzone dei Negramaro “Attenta” con quello di un brano della ragazza. I due inviati hanno creato, così, un finto plagio che hanno poi fatto ascoltare al cantante del gruppo Giuliano Sangiorgi. Per rendere tutto il più verosimile, inoltre, le Iene hanno fatto credere all’artista salentino che la ragazza gli avesse inviato una mail con la propria canzone in allegato, retrodatandola a marzo 2013, ben due anni prima che uscisse “Attenta”….
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– Luigi Pelazza intervista Mario Foti, il sindaco di Furnari, piccolo comune in provincia di Messina. Alle Iene, il primo cittadino siciliano racconta di come la compravendita di un terreno di 20.000 mq, situato a pochi metri dal mare nei pressi di Portorosa e appartenente al demanio regionale, sia avvenuta «a un prezzo irrisorio». Foti spiega, infatti, che l’appezzamento è stato venduto dalla Regione Sicilia a un privato per la cifra di 3.944,80 €. Quando invece, secondo la stima del sindaco – confermata da un geometra che si occupa di valutazioni immobiliari in Sicilia – il terreno varrebbe circa 300.000 €. Nell’intervista il sindaco di Furnari evidenzia, inoltre, i rapporti stretti, anche di parentela, che ci sarebbero tra chi ha chiesto in concessione il terreno, chi lo ha comprato e il funzionario del Genio Civile che ha stabilito il prezzo.
Luigi Pelazza si reca quindi al Genio Civile di Messina dall’Architetto che ha valutato il terreno e dall’Ingegnere Capo.