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Maurizio Crozza apre cantando Jamala, rivisitata in Panama. Il monologo iniziale è proprio sull’ “11 settembre della finanza”: nella lista degli evasori di Panama c’è di tutto, dai dittatori a Messi, perché sul fronte del fisco la pensiamo tutti allo stesso modo. Insomma: “è una livella che rende tutti avidi”, e parte una nuova versione del celebre monologo di Totò.
Si ironizza su Messi, che si è discolpato sostenendo di non saperne niente perché firma quello che gli dice il padre: “Ma chi gliel’ha suggerita una scusa simile, la Boschi?” Si passa quindi agli italiani coinvolti: “La più grande evasione fiscale della storia, per noi è Natale”. In quale altro elenco avremmo mai pensato di leggere il nome di Barbara D’Urso insieme alla famiglia di Mao Tse Tung?
Ma non c’era solo la D’Urso: nell’elenco compare anche Montezemolo. Il tempo di indossare una “parrucca offshore” e via con l’imitazione dell’imprenditore: “Marchionne c’è? No? Che sfigato”.
Concluso lo sketch, secondo monologo: il caso Guidi e l’ormai ex ministra che chiedeva al fidanzato di essere lasciata, anziché essere sfruttata per il suo ruolo ed essere trattata come “una serva del Guatemala”. Si vira sulla comunicazione di Renzi: prima era un giovane rottamatore amico di Baricco, ora al massimo viene visto come un democristiano amico di Forlani.
Ovviamente tocca ora al personaggio-Renzi, preso in giro per la sua difesa della Boschi. Poi per il suo utilizzo dei social. In onore di “Maria Elena” viene pure confezionato un video con testo ad hoc sul pezzo di Tiziano Ferro Ti scatterò una foto: nel video si vedono i due darsi un bacio in bocca, mentre Crozza-Renzi canta che “lo faremo in tre con Verdini”.
Dopo il break pubblicitario, tocca a De Luca. Il monologo successivo verte sulla sanità lombarda, quindi su Formigoni, querelatore seriale: tra il pubblico siede Gianni Barbacetto, firma del Fatto Quotidiano, che ne ha ricevute ben 14. Viene mostrato il servizio dell’inviato delle Iene Filippo Roma, che ha avuto uno scontro con il presidente della Lombardia.
Ed ecco Crozza-Formigoni alle prese con i giornsalisti, a cui intima “disperdetevi o vi asfalto”. Lei è un malato di querele?, gli chiede uno dei giornalisti. “Posso smettere quando voglio”, gli risponde Formigoni. Il momento finisce con il politico che inizia a picchiare i suoi interlocutori, rei di chiedergli dei tanti soldi che intasca; a un certo punto, estrae anche una pistola e inizia a sparare.
Infine, lo chef vegano Germidi Soia. Nuova ricetta questa sera, con anacardo fermentato al posto dello stracchino: “Se lo fotografi con il giusto filtro Instagram… sembra lo stesso anacardo”. Ma il sapore è lo stesso?, domanda la voce fuori campo; “Si certo”, e a mezzavoce “muffa”.
La puntata si conclude qui, appuntamento a venerdì prossimo.