Edoardo Ferrario: dopo Quelli che il calcio, un film per il cinema

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Dallo schermo è passato alla radio, quale preferisce?
Io amo molto la radio, perché è un mezzo che mi diverte molto per la sua estrema semplicità. Prima avevo fatto soltanto esperienze in video, che sono molto complesse: in radio invece, ci sono solo una voce e un microfono. Amo molto giocare con la voce, fare dei cambi di tono, mi divertono gli accenti, e questo in radio viene fuori in maniera particolare. Perciò sto considerando la mia esperienza ne I Sociopatici come molto formativa.

All’inizio a completare il trio con Andrea Delogu e Francesco Taddeucci c’era Saverio Raimondo. Poi è arrivato Fabrizio Biggio e ora lei: fino a quando rimarrà?
Ci sarò fino alla fine, chi mi sposta da qui! Seriamente: fino all’estate.

Ci racconta qual è il suo ruolo nella trasmissione?
Io affianco i conduttori, sono il commento comico alle loro notizie. Inoltre ho delle rubriche: le pagine Facebook dei personaggi famosi della storia, un documentario in stile anni ’60 sui giovani d’oggi e sul boom digitale. E sto anche facendo una rubrica in cui Vincenzo Mollica recensisce dischi e libri che non gli appartengono affatto.

I Sociopatici

Un altro giornalista invece, lo interpreta su Comedy Central
Si, per il secondo anno ho fatto parte di CCN, il programma di Saverio Raimondo. Lì sono Flavio Maria Guerra, un giornalista molto arrogante e pieno di sé, caratterizzato allo stesso tempo con tratti surreali: non si capisce mai se crede o meno alle notizie che sta dando. In più c’è un aspetto di metagiornalismo, perché i suoi servizi diventano il tipico servizio sulla criminalità organizzata, come quello classico sulla crisi economica: rimangono sempre sul labile confine tra l’informazione vera e l’informazione che parla a se stessa.

Le imitazioni di Sironi, Caprarica, Masotti su La7, il sempreverde Mollica e il giornalista di CCN: per caso subisce il fascino della professione?
A me diverte moltissimo la satira sui mezzi di comunicazione e sul linguaggio, proprio perché gran parte della comicità passa attraverso il linguaggio. Perciò mi affascina quello giornalistico come quello di alcuni contributi televisivi o alcune forme letterarie e social network. Uno dei miei ultimi personaggi ad esempio, è Jim Molisano, che è nato proprio pensando ai contenuti extra di alcuni dvd, quelli in cui sono presenti le interviste ai produttori americani.

Pur arrivando dalla tv, il riscontro più grande lo deve ad Esami. Sta per caso seguendo le orme di colleghi “youtubers” che hanno utilizzato il web come via per approdare a tv e cinema?
Io in realtà ho cominciato dalle serate dal vivo, durante una delle quali sono stato notato da Sabina Guzzanti e portato in tv.
A me piace la comicità in generale: ogni mezzo ha un pubblico diverso, ed esige diversi tipi di scrittura. Esami è stata caricata su YouTube perché, semplicemente, era il mezzo più adatto per proporla: magari, se fosse stata trasmessa in tv, ne sarebbe uscita mortificata. La serie ha avuto successo perché si trattava di un prodotto adatto per la rete e aveva le carte in regole per piacere al pubblico giovane.

Però domenica era a Quelli che il calcio…
Certamente Esami mi ha permesso di essere chiamato in radio e, ora su Rai 2. Mi ha fatto piacere portare un personaggio come Er Pips, che era nato durante le serate dal vivo e poi avevo riproposto sia a La prova dell’Otto che in Esami.
I personaggi sono i miei preferiti, mi permettono di farmi apprezzare come caratterista.

Edoardo Ferrario in Esami

Parlando del suo personaggio a Quelli che, per caso è ispirato al Lorenzo di Corrado Guzzanti?
No, si tratta di un mio compagno di liceo che aveva questo modo di parlare. Lui raccontava le materie che studiavamo a scuola in maniera molto particolare, quasi fosse in un modo tutto suo. Quando si è riconosciuto, ha riso tantissimo.

La collaborazione con Quelli che il calcio proseguirà?
Si, tornerò nella trasmissione con altri contributi e altre “sorprese” che però non posso anticipare.

Invece un progetto futuro me lo può svelare?
Sono al lavoro su una sceneggiatura per il cinema, ma ora sono ancora in fase di scrittura.