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Quarto giudice della serata, il grande allenatore di basket Dan Peterson, che potrà scegliere un comico in più da mandare in finale.
Aprono la gara i Progildan, con uno sketch sulle tecniche di allenamento di karate. Per Abatantuono hanno fatto progressi dall’ultima volta, Ruffini ha riso tantissimo, mentre la Lucarelli ne riconosce la bravura, anche se non le piace lo stile. Peterson sottolinea il ritmo, che è fondamentale come nello sport. Si unanime.
Si prosegue con Paolo Franceschini. Il comico racconta un aneddoto legato a un ingaggio per uno spettacolo: il pezzo si regge su un esercizio di stile con molti giochi di parole, spesso basati sul significato letterale dei termini. I giudici si domandano se sappia anche andare oltre, ma per Abatantuono ha un viso adatto ad altro: fa anche notare che ci sono comici professionisti che fanno lo stesso personaggio per anni. Tre si.
Il prossimo è Marco Turano, che era stato ripescato da Renato Pozzetto durante la prima puntata. Anche stasera ripropone la sua imitazione di Antonio Banderas, ha il pupazzo della gallina Rosita in mano. Senza poter contare sull’effetto sorpresa, questa volta i giudici sono molto meno convinti, tant’è che non lo mandano al giudizio finale.
Merc e Miki sono due centurioni romani. Sono le statue che prendono vita quando il museo chiude. La Lucarelli li trova migliorati in quanto a testo, ma non ce la fanno perché solo lei dice si.
Enrico Zambianchi porta in scena un estro invidiabile: è un frigorifero che si ribella allo strapotere della televisione, che ha relegato gli altri elettrodomestici in un angolo. Il frigorifero si candida portando avanti una battaglia contro l’invasione della tv, senza disdegnare alcuni giochi di parole. Va al giudizio finale con tre si, nonostante Ruffini avesse storto il naso al minimo accenno politico presente nel pezzo.
I prossimi sono Piero e Christian. Uno dei due ha imparato l’inglese, l’altro il francese si punta sui giochi di parole, in una continua sequenza di battute. Ad esempio: “Mia moglie mi ha tradito con un cantante”, e l’altro: “Pop corn”. I giudici li hanno trovati meno brillanti rispetto all’ultima volta, ma Ruffini e Lucarelli danno il loro si e passano.
Si prosegue con Vanessa Giuliani. La donna è di nuovo la vedova che dedica canzoni all’uomo che l’aveva “amata”: per la Lucarelli è stata meglio oggi, tanto che quasi le dichiara amore. Passa, incassando solo il no di Ruffini, che però la lascia con l’amaro in bocca.
Filippo e Attilio puntano su una serie di battute che i giudici trovano deboli: viene individuato un problema di presenza sul palco, in quanto la loro insicurezza impedisce di trascinare il pubblico. Non accedono al giudizio finale, però ottengono un incoraggiamento unanime che li lascia tutto sommato soddisfatti.
Vincenzo Regis porta un monologo sulla tecnologia, in particolare i social che ci hanno ringiovanito: prima le nonne avevano le rughe, adesso su Facebook non più. L’opinione comune è che debba lavorare un po’ sui testi: solo Abatantuono dice no, perciò passa.
Il ninja Carlo Di Benedetto un po’ balla su canzoni nazionalpopolari, un po’ racconta la sua lotta al supermercato durante l’offerta del 3×2. Va al giudizio finale con i si di Ruffini e Lucarelli.
Roberto De Marchi era stato ripescato da Francesco Facchinetti: rivisita la Genesi a suo modo. Peterson non avrebbe rischiato con una simile tematica, mentre la Lucarelli lo ha apprezzato. Ruffini aveva riso di più durante le selezioni. Al termine dell’esibizione, esce fuori la vera storia: De Marchi aveva raggiunto il successo in un Fantastico di Pippo Baudo ed era stato ingaggiato per il Drive In, ma poi mollò tutto perché aveva avvertito l’illuminazione e pensava di prendere i voti. Invece dovette rinunciare, perché la sua ragazza rimase incinta; a quel punto la sua vita aveva preso una piega del tutto nuova.
Solo la Lucarelli dice si, e Petersonon aggiunge il proprio perché non approva l’argomento. Per Abatantuono, De MArchi avrebbe fatto ridere di più se si fosse limitato a raccontare gli episodi del suo passato.
Rino Ceronte e le sue due colleghe Clizia e Cristina sono gli italiani medi. Una ragazza pone la domanda di turno, e gli altri due rispondono. Ad esempio: qual è l’animale preferito?Insetto preferito? “Grillo Americano” vs “Lucciola albanese”. Piacciono molto a tutti: si unanime.
Tocca alle Très femme. Le tre donne vogliono provare a girare un porno, poi finiscono a parlare di Romeo e Giulietta, perché dalla tragedia si evince una notte d’amore dei due protagonisti. C’è più tecnica teatrale che non comicità, però vanno al giudizio finale grazie ai si di Abatantuono e Peterson.
Omar Pirovano è un George Clooney costretto a bere caffè e Martini per tirare avanti. O meglio: un sosia dell’attore che non riesce ad averne il fascino perciò, quando prova a rimorchiare nei locali, le donne lo cacciano. Ce la fa grazie ad Abatantuono e Peterson.
Il prossimo è Francesco D’Antonio, monologhista. Il comico parla della sua vita complicata, tra la difficoltà di scegliere lo shampoo al supermercato e la ragazza che, quando sono tornati insieme, nemmeno l’ha riconosciuto. Passa all’unanimità.
Ultimo in scaletta, Marco Levi, cantautore romantico. Voleva proporre un pezzo poetico sull’eiaculazione precoce, ma c’era già Dammi solo un minuto dei Pooh. Poi imbraccia la chitarra e inizia a cantare chiedendo scusa per non essere l’africano della foto, e via con i doppisensi sull’impotenza.
La Lucarelli trova che non abbia altri argomenti oltre il sesso; Ruffini controbatte che se arrivasse Checco Zalone a cantare gli “uominisessuali”, lei lo caccerebbe. I due giudici hanno un acceso diverbio, tanto che lei gli dice di non capire l’abc della comicità, se paragona il concorrente a Zalone. Visto che l’ex conduttore di Colorado dichiara ripetutamente di assumersene la responsabilità, la collega gli risponde polemicamente “E allora prenditela, forza”. Solo Ruffini approva, perciò Marco Levi non passa.
Siamo agli ultimi minuti: i concorrenti passati entrano in studio per essere votati dalla giuria.
Ecco i nomi dei concorrenti che ritroveremo in finale: Rino Ceronte con Clizia e Cristina, Francesco D’Antonio, Progildan, Paolo Franceschini ed Enrico Zambianchi. Peterson ripesca Vanessa Giuliani.