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Insieme in una macchina-cartoon, i due conduttori aprono la puntata spiegando chi sono i veri supereroi: sono le persone che hanno storie fantastiche. E subito sullo schermo appare Vasco Rossi, che spiega che le provocazioni servono a tenere sveglie le coscienze. “Con tutto il rispetto per i cantautori -spiega l’artista- io volevo differenziarmi. Io mi sono inventato un’altra storia: ho cercato di scrivere altre canzoni, anche perché non riuscivo a farne di belle come le loro. negli anni ’80, la gente non aveva più tempo per ascoltare: ho cercato la sintesi nel testo per colpire l’attenzione delle persone e comunicare”.
La parole di Vasco Rossi si alternano alle immagini live di alcune sue esibizioni. Le parole del rocker sono una lunga chiacchierata davanti alla telecamera, senza che compaia alcun interlocutore; ogni tanto si vede di spalle Mollica che lo intervista. A gestire la chiacchierata però, c’è naturalmente anche Pani.
Si passa alle influenze musicali: non solo i Rolling Stones, ma anche le provocazioni di Jannacci, il cui ricordo ancora lo commuove. Tanta è l’ammirazione che considera la sua vittoria personale essere citato in una sua canzone: “Il mio vero Sanremo io l’ho vinto quanto Jannacci ha voluto cantare Vita spericolata con me”.
Altra grande influenza, è stato Lucio Battisti: “Ascoltavo il suo disco in macchina, e mi veniva da piangere lacrime di commozione per quanto era bello”. Artista di riferimento, anche Fabrizio De André: Mollica ripercorre il momento in cui Dori Ghezzi invitò Vasco Rossi ad un concerto in memoria del marito scomparso. “Cantai Amico Fragile, perché quella canzone la sentivo mia”, ricorda il cantante di Zocca: “L’ho provata per 15 giorni in casa”.
I Corvi, Nomadi ed Equipe 84 hanno pure contribuito alla formazione artistica di Rossi, specie gli ultimi. E che dire di Patty Pravo? “La adoravo, era rock”: per lei ha scritto E dimmi che non vuoi morire insieme a Gaetano Curreri”.
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Purtroppo alle 00.36, il racconto viene bruscamente interrotto per lasciare spazio a un’edizione straordinaria del Tg1: a Nizza un tir ad alta velocità ha investito la folla sul lungomare. ha ucciso 60 persone, lasciando centinaia di feriti: si sono sentiti spari, il conducente era stato ucciso. Le autorità hanno invitato i cittadini a rimanere in casa: la tesi è quella di un altro attentato. In studio vengono raccolte le prima testimonianze dalla Francia: in pochi minuti, i morti sono già saliti a 73.
Supereroi riparte dopo circa 10 minuti, riprendendo dallo stesso punto in cui si era stoppato: Patty Pravo che incrocia Vasco Rossi e gli chiede di scriverle un pezzo. Di De Gregori invece, è stato Vasco Rossi a prendere in prestito Generale per aprire un concerto importante.
Ma chi sono i supereroi secondo lui? Sono le persone che riescono a lavorare ed andare avanti, a crescere i figli rimanendo integre: è l’insegnamento ricevuto a scuola da un professore, il quale ripeteva agli allievi che “fare i fenomeni è facile, il difficile è essere normali”. Ciò che è emerso, concludono i due conduttori nella loro singolare auto, è un lato molto sensibile di Vasco Rossi. Un volto che probabilmente in pochi conoscono.
La puntata si conclude con un medley al pianoforte dei successi dell’artista. Linea ancora al Tg1.