Enzo, 10 anni sono ormai passati dalla prima puntata di Ma come ti vesti?, lo avrebbe mai detto che avreste fatto insieme così tanta strada?
Mai davvero! Anche perché, lo devo ammettere, ero partito un po’ titubante, con una grande paura di mettere in mostra i miei segreti, che consideravo inviolabili. Temevo di diventare meno esclusivo, e invece questo programma è stato la mia fortuna. Dopo dieci anni Ma come ti vesti? È così collaudato da essere diventato un vero must.
Qualche novità rispetto alle precedenti edizioni?
Innanzitutto abbiamo abbandonato il Nord Italia, Milano nello specifico, e ci siamo trasferiti di sede a Roma, diventando anche più itineranti. Da qui abbiamo incominciato a dare uno sguardo anche al Centro Sud, a Bari, Napoli e in giro per cercare di catturare il cattivo gusto e fermarlo.
In questa nuova edizione vi calate anche nei panni di personaggi caratteristici delle città visitate: i centurioni a Roma, i suonatori ambulanti a Napoli, e a Bari preparerete infine un piatto tipico locale…
Ci è piaciuto molto metterci in gioco, ne vedrete davvero delle belle.
In questi anni si sente cambiato? Anche nel giudicare e dare consigli…
In questi anni la moda è molto cambiata, ma lo spirito mio e di Carla non è cambiato affatto: manteniamo sempre l’ironia, lo spirito di sempre e cerchiamo di lanciare messaggi positivi alle donne, sempre – ripeto – con il sorriso e con il divertimento. Se non ci fosse ironia in quello che facciamo, non andrebbe affatto bene. Il nostro modo di approcciarci alle nostre “vittime” è diretto, senza peli sulla lingua, ma mai e poi mai si tratta di una critica sterile, fatta così tanto per fare e con cattiveria.
Voi siete un po’ i paladini del dress code perfetto…
Noi siamo i principali avversari del too much, dell’overdressed, delle scelte insipide.
Che messaggio volete lanciare alle donne che incontrate e migliorate?
Ragazza, hai delle potenzialità, tirale fuori! Il nostro obiettivo non è demolire, dunque, chi abbiamo di fronte, ma offrire un’altra chance, la possibilità di una rivincita. E direi che ce la facciamo quasi sempre. Quasi mi commuovo ogni qualvolta una delle “nostre” ragazze ci dice: “Ma io non credevo di poter essere così bella”. Questa è una grandissima soddisfazione, è davvero impagabile, perché ci fa capire che abbiamo toccato i tasti giusti e abbiamo fatto un buon lavoro: non solo sul look, ma soprattutto sulla psicologia e sull’autostima.
Enzo e Carla: qual è il rapporto che la lega alla Gozzi?
Carla ed io ci divertiamo davvero moltissimo insieme e nutriamo una profonda stima l’uno per l’altra. Entrambi siamo super auto-ironici e questa, come dicevo, è la nostra arma vincente, la nostra chiave di lettura.
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Oltre a Ma come ti vesti?, ci sono altri progetti televisivi che la coinvolgono?
Certamente! Continuo con il programma di Wedding Planners, giunto al suo 11° anno di vita e che è anche il programma più longevo di Real Time. Che grande soddisfazione! Ripartirà tra novembre e dicembre con nuovi bellissimi matrimoni che ho messo in scena in giro per l’Italia nel corso dell’estate. Non vedo l’ora che questo format torni in onda. Mi ha dato molta soddisfazione, mi ha rivoluzionato la vita e ha fatto conoscere una professione, quella del wedding planner, fino ad allora sconosciuta. E poi ci sono mille cose che bollono in pentola, ma per scaramanzia non ne voglio ancora parlare. Intanto, sempre a proposito di nozze, è uscito il mio sesto libro, Wedding Party, di cui vado molto molto orgoglioso.
Cosa vogliamo dire alle nostre lettrici?
Naturalmente… “Che il buongusto sia con voi!”.