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Carlo Conti apre dalla platea, per poi salire sul palco: la scena è tutta dei Ladri di Carrozzelle. I ragazzi del gruppo, tutti disabili, omaggiano l’amore per la vita: “Anche se non ci vedo, stravedo per la vita”, canta la voce del gruppo indossando gli occhiali scuri. Momento importante: un messaggio potente, lanciato con una spontaneità.
Dopo un riepilogo dei brani ancora in gara, presentata la giuria di esperti, il conduttore apre il televoto. Prima che lo spettacolo inizi, Carlo Conti ringrazia le forze dell’rdine in qunto “eroi” del quotidiano: uno dei poliziotti sul palco ha perso il fratello nella tragedia del Rigopiano. Finisce qui l’anteprima.
La serata parte con Zucchero, il “superospite internazionale” che canta Ci si arrende: il testo in inglese è stato scritto da bono Vox. Zucchero torna all’Ariston dopo 30 anni. Entra Maria De Filippi, che anche stavolta non fa la scala “per rispetto di Sanremo”.
Per ogni cantante, un videomessaggio di auguri. Con l’in bocca al lupo di Loredana Berté, prima in ordine di uscita, Elodie: grintosa,in elegante tailleur bianco, canta Tutta colpa mia. “Te lo dico subito così non ci pensi più: è tutta colpa mia”, Elodie è in splendida forma.
Riccardo Fogli fa gli auguri a Michele Zarrillo, in gara con Mani nelle mani. Ascolto dopo ascolto, questo pezzo continua a non essere per nulla accattivante.
Terzo “campione” Sergio Sylvestre: per lui c’è la clip di Eros Ramazzotti. Con te vanta la scrittura di Giorgia, e il ragazzo la esegue senza sbavature.
Clip di Enrico Ruggeri, tocca a Fiorella Mannoia: Che sia benedetta non sarà il suo pezzo migliore, ma l’intepretazione in crescendo le conferisce grande intensità.
Prima di lanciare la pubblicità, la promozione della fiction C’era una volta Studio Uno: arrivano le protagoniste Alessandra Mastronardi, Giusy Buscemi e una logorroica Diana Del Bufalo.
Si riparte con Fabrizio Moro: Portami via, con l’augurio di Gianluca Grignani. In sala stampa il cantautorè viene applaudito, complice il testo e la performance molto “intimo”.
Per Alessio Bernabei, l’incoraggiamento di Rudy Zerbi: Nel mezzo di un applauso continua ad essere piatta.
Superate le 22.00, Maurizio Crozza.La copertina inizia in collegamento, ma poi il comico irrome nell’Ariston travestito da Razzi: “Io a Sanremo ci vivrei. Quando ho visto quello che timbrava in mutande, mi sono detto che questo è il Paradiso”. Ancora: “Io sono un uomo semplice: tutto casa chiusa e chiesa”, per poi passare a Trump, a cui viene dedicata un’apposita canzone. sull’esempio di Robbe Williams, ci scappa pure un bacio rubato alla De Filippi.
Passando per una promozione live della Tim con il balletto dello spot sul palco, viene annunciato il settimo big: messaggio di Gabriel Batistuta per Marco Masini, anche lui con un pezzo di vita in Spostato di un secondo.
Il teatro balla con Zucchero: Partigiano Reggiano trascina, portando finalmente lo spettacolo vero in un Festival che scorre piatto, povero di intrattenimento puro. L’artista ha con sé tre musicisti, che lo seguiranno anche nelle date all’Arena di Verona. Poi, parlando con Conti e De Filippi, il ricordo di un periodo difficile: “Leggevo Bukowski perché stava peggio di me”, e proprio in quel momento Zucchero scrisse Miserere. Il pezzo venne proposto a Pavarotti, in quanto pensato proprio con lui: lo ascoltiamo ora in un duetto virtuale.
È il momento di Paola Turci: Fatti bella per te.La Turci è sempre più radiosa e decisa: un Festival perfetto, il suo.
Per Bianca Atzei il videomessaggio è stato registrato da Francesco Silvestre, l’autore di Ora esisti solo tu. L’Ariston la applaude: la canzone non si affranca dall’impronta del leader dei Modà.
Conti chiama TinaKunkey Di Vita, modella fidanzata di Vincent Cassel. Seguono minuti di parole incompresibili e, più in generale, un momento che dovrebbe somigliare a un’intervista ma non lo è.
Francesco Gabbani scatena la sala stampa: Occidentali’s Karma fa ballare, ed è uno dei pochi brani che offre un po’ di leggerezza. Per lui c’era Rosita Celentano.
Campione numero 11 Chiara, con messaggio di Francesco Renga: Nessun posto è casa mia scivola via, senza infamia né lode.
I Ragazzi fuori di Clementino puzzano di già sentito, l’impressione non va via nonostante i cinque giorni di kermesse: il rapper può contare sull’incoraggiamento di Edoardo Bennato.
La prossima protagonista è una professionista da cui i giovani hanno solo da imparare: Rita Pavone. L’artista riceve il Premio Città di Sanremo, capace di emozionarsi nonostate la lunga carriera: prima di andarsene, canta Cuore.
Ermal Meta riceve un augurio singolare: Fiorello lo vuole ultimo in classifica, perché si sa che chi arriva ultimo a Sanremo poi conquista il successo. Vietato morire si riconferma una canzone interessante.
La prossima è Lodovica Comello, “sponsorizzata” dal collega Claudio Bisio: Il cielo non mi basta.
Dopo il break pubblicitario, Enrico Montesano: “Una volta le persone cantavano di più: le mame cantavano, cantavano i papà mentre si facevano la barba prima di andare a lavoro. Adesso non canta più nessuno: perché non c’è più lavoro”.
Penultimo ad esibirsi è Samuel, supportato da Giuliano Sangiorgi: se Vedrai ha un merito, è quello di colorare la lunga serata con un po’ di ritmo.
Infine Michele Bravi: Il diario degli errori viene sostenuta da Rovazzi, che augura a Bravi di mostrare la vastità del suo talento e di tenere alta la bandiera del web, almeno lui che sa cantare.
Concluse le performance dei concorrenti, l’intervento di Geppi Cucciari: la comica punzecchia i conduttori dicendo che il Festival è stato perfetto, senza polemiche, e dunque un’immensa rottura. Poi scherza su Canale 5 che non ha fatto sconti in quanto a controprogrammazione: c’è il vuoto. Inizia quindi una puntata di C’è posta per te su Rai 1: la storia di come Maria sia stata sedotta da un uomo impavido che non le manda a dire, cioè Carlo Conti. In un secondo momento la comica cambia registro: inizia un monologo sulle bugie che si dicono ai bambini, per poi virare sulle bugie di un Paese come quella sulla morte di Regeni, di cui non si sa ancora niente.
Altro ospite della serata Alvaro Soler: il cantante spagnolo propone un medley dei suoi due tormentoni, a cui aggiunge l’ultimo singolo in uscita.
All’una meno un quarto, la classifica: ultimo Clementino, penultimo Alessio Bernabei: Il primo posto si giocherà tra Fiorella Mannoia, Ermal Meta e Francesco Gabbani. Viene dunque riaperto il televoto.
La serata finale di Sanremo 2017 va avanti con Amara e Paolo Vallesi: i due avevano proposto Pace, brano che non è arrivato alla kermesse ma che Conti, inqunto direttore artistico, ha ritenuto meritasse comunque il palco. L’occasione diventa il pretesto per un intervento del Ministro Pinotti.
Poi Emanuele Fasano al pianoforte: il ragazzo ha colpito l’attenzione di un regista mentre suonava il piano nella stazione di Milano, fino a quando il video è arrivato a Caterina Caselli che l’ha messo sotto contratto. Subito dopo Carlo Cracco e, ancora, Ubaldo Pantani nei panni di Massimo Giletti per annunciare i programmi della domenica pomeriggio.
Stop al televoto. In attesa del nome, la consegna di alcuni premi: il Premio Bardotti per il miglior testo va a Fiorella Mannoia. Il Premio della critica Mia Martini ad Ermal Meta, il Premio Bigazzi per miglior arrangiamento ad Al Bano (viene trasmesso il mesaggio che gli aveva preparato Checco Zalone), il Premio della sala stampa Lucia Dalla a Fiorella Mannoia, Premio Tim Music a Francesco Gabbani.
All’una e mezza di notte passata, l’agognata proclamazione. Al terzo posto Ermal Meta, al secondo Fiorella Mannoia: vince Francesco Gabbani, che in due anni ha ocnquistato sia la categoria giovani che quella big.
La finale si conclude qui, ma in sala stampa è già tempo di conferenza.