Per Nathalie Guetta, la Natalina di “Don Matteo”, si tratta di un debutto alla conduzione. Insinna e Frassica la canzonano perché le dicono che quando parla non riesce a farsi capire: per questo, addirittura, ingaggiano un traduttore. Poi, per lei una piccola sorpresa: un videomessaggio di Terence Hill.
Cappello introduttivo un po’ troppo lungo nonostante la buona sintonia tra i presetatori. Arriva in studio Daniele Liotti, protagonista di “Un passo dal cielo”, fiction mandata in onda in prime time oggi. Prima aveva fatto la sua comparsa Elena Sofia Ricci, rimandata dietro le quinte da Insinna perché ancora non era il suo momento. Poi, prima di far accomodare l’attore su una sedia personalizzata, questa viene portata dalle “Sedioline”, due signore non giovanissime che rappresentano una sorta di parodia delle tradizionali vallette. Due elementi decisamente surreali: la mano di Frassica, tra gli autori del programma, comincia a vedersi.
Per interpretare il personaggio di Francesco Neri in “Un passo dal cielo”, Liotti ammette che ha dovuto faticare abbastanza, soprattutto fisicamente. La sua carriera viene ripercorsa attraverso le domande, più serie, di Flavio Insinna e quelle più scanzonate delgi altri due conduttori, soprattutto di Frassica. Inoltre, a Liotti vengono fatte vedere stralci di fiction da lui precedentemente interpretate. Questi filmati sono chicche per gli appassionati del genere, ma anche un modo per (auto) celebrare le produzioni Rai passate e presenti. Sul finire l’attore si sbilancia: “Penso che ci sarà una quinta stagione di ‘Un passo dal cielo’ “.
Secondo ospite della puntata: in collegamento c’è Beppe Fiorello, protagonista su Rai 1 di “I fantasmi di Portopalo”: la miniserie andrà in onda lunedì 20 e martedì 21 febbraio. L’attore siciliano ne racconta brevemente la trama. Fiorello negli ultimi anni è stato protagonista di storie di impegno civile: “Mi piace essere testimone di questo tempo”, dice.
La trasmissione vuole anche far conoscere chi lavora dietro le quinte delle serie tv. Oggi è il turno di Stefano Salemme (fratello del più noto Vincenzo), operatore di ripresa e anche di steadycam. Spiega in cosa consiste la sua professione e racconta di aver lavorato con Pupi Avati e anche in “La Passione di Cristo” diretta da Mel Gibson.
Poi, arriva Elena Sofia Ricci. L’attrice fiorentina racconta della sua esperienza in “Che Dio ci aiuti”, dove interpreta la protagonista, Suor Angela. “Un personaggio molto stimolante da interpretare”, ammette. Ricorda la sua infanzia, trascorsa spesso sui set cinematografici: sua madre, infatti, era una nota costumista. Rivela di aver imparato molto da Marcello Mastroianni, che conobbe da bambina.
Anche nel suo caso, si ricordano alcune tra le fiction che ne hanno segnato la carriera. Tra queste, “Giovanni Falcone, l’uomo che sfidò Cosa Nostra”: qui vestiva i panni della giudice Francesca Morvillo, moglie di Giovanni Falcone che con lui morì nella strage di Capaci. Un ruolo, questo, che ricorda con particolare emozione.
Naturalmente c’è spazio anche per Frassica e le sue simpatiche trovate. Intervista un presunto esperto di fiction che dice di aver scritto un libro dedicato ad “Un medico in famiglia”, ma questi non sa chi sia Nonno Libero. Inoltre, presenta due finti responsabili dell’ufficio stampa che dicono di aver fatto promozione al programma: in pratica hanno stalkerato i passanti per strada, finendo addirittura per irrompere da Antonella Clerici a “La prova del cuoco”.
Lo showman siciliano svela che nel corso del programma c’è anche uno “spazio talent”. Tra i giurati ce n’è uno “al singolare”, cioè Luca Giurato, ma anche il regista Riccardo Donna e per l’occasione la stessa Ricci. Ancora una volta si tratta di una stramba trovata: ad un uomo viene fatto imitare Tito Stagno mentre racconta l’allunaggio degli americani nel 1969, ad altri tre spetta recitare la lite supertrash tra Zequila e Pappalardo a Domenica In nel 2006, moderata (si fa per dire) da una farlocca Mara Venier.
Ci eravamo dimenticati di Nathalie Guetta, che ricompare praticamente alla fine, cambiata d’abito: la sua presenza è diventata pian piano sempre più evanescente, sovrastata dal duo Frassica-Insinna. Il suo personaggio potrebbe essere maggiormente sfruttato per intermezzi comici, come quello appena descritto: un invito che si spera possa essere raccolto a partire dalla prossima puntata.
In chiusura, un ricordo di Nino Manfredi e del suo Geppetto ne “Le avventure di Pinocchio” di Luigi Comencini e sigla finale con una nuova fiction farlocca. Dopo Fiction si conclude qui. Si confermano le aspettative: un programma sostanzialmente spiritoso grazie all’ironia spiazzante di Frassica, abile a spezzare al momento giusto l’istituzionalità garantita dalle interviste di Insinna ai protagonisti delle fiction, chiacchierate che più che altro rappresentano occasioni per celebrarle o promuoverle (quando devono ancora andare in onda).
Piacevolissima lettura della pubblicazione – recensione.
Complimenti al giornalista Francesco La Rosa.
Cordiali saluti.
Marco.
Gentile Marco,
la ringrazio per l’attestazione di stima mostrata nei miei confronti. Continui a seguirci!
Francesco La Rosa
Buon pomeriggio,
certo seguirò con simpatia.
Grazie e buon lavoro.
Marco.