Sunque il viaggio di Voyager è tutto al di sotto della terra che calpestiamo, alla ricerca di quei misteri che ancora circondano i sotterranei di tante città non solo italiane. Ed ecco allora che Giacobbo parte da una constatazione: la presenza,nella storia del passato, di numerose leggende che, spesso tramandate oralmente,parlano di cavità nel sottosuolo. Spesso ai sotterranei viene anche associata una vita di esseri che apparterrebbero anche a civiltà più avanzate della nostra.
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Leggende metropolitane che hanno ossessionato l’immaginario dei nostri antenati e che hanno popolato tutte le tradizioni antiche.La vita nei sotterranei è stata etichettata in vari modi nell’antichità. Pensiamo, ad esempio a termini come Ade, Agarthi o Shambhallà. E sono sorti anche racconti, capolavori della letteratura come La Dvina Commedia di Dante Alighieri e i tanti libri di Giulio Verne,
Piaceva agli scrittori e ai poeti immaginare viaggi in questo mondo sotterraneo nascosto.E Giacobbo si soffermerà ampiamente su tale aspetto-
E cercherà di capire quanto può esserci di vero in questo mito, esaltante a suo dire, ma spesso pericoloso.Ed ecco il conduttore alla scoperta dei sottosuoli- Prima tappa è il monte Epomeo, sull’isola d’Ischia, considerato da secoli proprio uno degli ingressi a questo misterioso mondo sotterraneo.Giacobbo salirà fin sopra. Per poi discendere e affrontare un excursus tra i sotterranei di mezzo mondo.
Va alla scoperta di grotte, tunnel, gallerie e intere città sotterranee: da Napoli a Parigi, dalla Turchia all’Egitto, dal Sud America al Polo Nord,Quali sono i segreti e i misteri che vengono custoditi nelle profondità della terra?
Voyager andrà anche in Bosnia. E Giacobbo penetra all’interno di una fitta rete di cunicoli il cui percorso arriva a quella che alcuni considerano la più grande piramide al mondo.
Un dato però è inequivocabile: la scienza ha sconfessato questi racconti fantastici, Ma, persistono ancora oggi molti dubbi su quanto si cela nei sottosuoli delle città in cui abitiamo.
Un tale dato, dirà questa sera Giacobbo, è avvalorato da una constatazione: la più moderna ed efficace strumentazione tecnologica è arrivata solo fino a 12 chilometri di profondità: davvero pochissimo in confronto agli oltre 6 mila chilometri che ci separano dal centro della Terra.