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Un’ipotesi che potrebbe concretizzarsi sempre più. Accade infatti che venerdì 6 novembre esca un vinile da collezione contenente le sigle di maggior successo della cantante e che, per l’occasione, la D’Avena terrà un concerto all’Atlantico di Roma insieme ai Gem Boy.
A nemmeno fine agosto, l’ufficio stampa si è già premurato di diffondere l’apposito comunicato: l’intento di rilanciare il più possibile la cantante, appare dunque chiaro. Una pianificazione ben studiata, che rientra nella nuova ondata di popolarità di cui sta godendo Cristina D’Avena.
La scelta non è casuale: dal 3 agosto infatti, il disco sarà in preordine online, così che i fan più appassionati possano riceverlo lo stesso 6 novembre.
Intitolato semplicemente Cristina D’Avena, il 33 giri conterrà 16 tracce, un poster da collezione, i testi delle canzoni, foto inedite e l’autografo originale dell’artista. Promosso come un “progetto che profuma di vintage, ricordi, divertimento e…anni Ottanta”, il disco è concepito come pezzo per i collezionisti, nonché per i fan più fedeli.
Amarcord per gli irriducibili insomma, accompagnato alla sua uscita da un concerto evento in uno dei locali per eccellenza della musica dal vivo.
All’Atlantico, ancora una volta, il live sarà insieme ai Gem Boy, gruppo con cui la D’Avena ha creato un collaudato sodalizio: unendo l’irriverenza alle sigle, porta sul palco l’ironia che piace al suo pubblico, ormai cresciuto.
Grazie ai loro testi demenziali infatti, i Gem Boy hanno desacralizzato le sigle della nostra infanzia dall’aura di magia con cui le avevamo ammantate. Allo stesso tempo però, quella magia viene ricreata, in un’alternanza di emozionante rievocazione del passato e poi, attraverso lo sbeffeggio, distruzione dello stesso. Un mix ideale per una platea che, pur non avendo dimenticato i pomeriggi trascorsi guardando cartoni animati, è adesso adulta.
Una ricetta vincente, che sul palco dell’Ariston regalerebbe momenti di ilarità, più dei comici dell’anno scorso.
Se Cristina D’Avena possa davvero concretizzarsi come ospite al Festival, lo scopriremo nei prossimi mesi. Un indicatore attendibile potrebbe essere ad esempio un’intervista a L’Arena, come avvenuto nel caso di Conchita Wurst, che prima della città dei fiori, aveva fatto tappa da Giletti.
Di certo, complice l’innegabile folla di ex bambini che accorre ai suoi concerti, la macchina promozionale è partita.