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Si comincia con Nacho, che esegue i suoi esercizi aerei bendato. Lui “vale” perché è proprio il non vedere, il valore aggiunto rispetto ai colleghi.
Segue un momento molto divertente, con il teatrino delle marionette che ballano su Unusual di Tom Jones. Piacciono a tutti, compreso il pubblico.
Si prosegue con uno scarsissimo doppiatore, che fa addormentare i giudici con la scena finale di Django.
Alberto, 17 anni, impressiona con il bo staff, accompagnando la velocità del “bastone” con evoluzioni acrobatiche. Non a caso, al termine dell’esibizione, svelerà di essere campione mondiale della disciplina.
La coppia nonna-nipote
Pubblico in piedi per un’insolita coppia nonna-nipote, che portano sul palco O sole mio. Al ricordo di sua nonna, Belén è in lacrime. Gerry Scotti li trova “belli”: passano all’unanimità.
Convince anche Ete Clown, mimo in bianco e nero a cui solo Zerbi dice no.
Entrano in scena i piccoli Sara e Alessandro, ballerini di hip hop. Non solo scatenati sul palco, ma anche molto espressivi. Naturalmente, la giuria popolare dà 100%.
A Tu sì Que Vales arriva pure un misterioso concorrente travestito da gallina: l’esibizione consiste nel fare l’uovo. Al termine, non si sa chi si nasconde nel costume: alla De Filippi piace l’idea che qualcuno arrivi vestito da gallina, prenda in giro i giudici e se ne vada. Incredibilmente, “vale”.
Il team di frisbee acrobatico compie diversi errori. Non solo: cadendo , i ragazzi distruggono anche un pezzo di scenografia. Poi polemizzano sull’evidenza: pensavano che sbagliare non avrebbe compromesso la prova.
Roberto D’Olbia ha scelto il programma di Canale 5 per esibirsi per la prima volta: seduto al piano, imita personaggi famosi cantando. Passa il turno.
I Duo Vladimir
Il Duo Vladimir mostra un difficilissimo corpo a corpo, non riuscendo completamente ad eseguire tutto.
Giuliano Castellini balla la Carrà in jeans strappati e cappellino paillettato; incredibilmente passa, conquistando la giuria popolare.
Michele Mafré, cantante lirico, fa alzare in piedi il pubblico con la sua performance: standing ovation, come direbbe Carlo Conti.
Gli atleti della Hope Team eseguono evoluzioni alle sbarre: valgono per tutti, specie alla luce del fatto che i ragazzi sono completamente autodidatti.
E ancora: un comico travestito da signora Cesira, panettiere nella vita di tutti i giorni. Poi un aspirante imitatore di Morandi, che si presenta vestito da soldato per cantare In ginocchio da te.
Aure Oduet ipnotizza lo studio con il suo contorsionismo elegante: stranamente, gli dice la De Filippi, stavolta non le ha fatto impressione vedere un corpo aggrovigliarsi.
Il signor Giuseppe Pace recita una poesia scritta da lui: vuole portare un messaggio positivo, contro la violenza nello sport. Il passato dell’uomo è singolare: nato a Saronno, cresciuto in Africa, giocatore in serie a col Palermo e infine, tornato a Saronno, insegnante di inglese.
German e Luis
I German e Luis si sfidano in maniera originale: dividendosi in due gruppi, si affrontano in una coreografia molto particolare, in cui ricorrono a dei bastoni. Superano il turno.
I Forrò Mior portano sul palco la musica brasiliana con un pezzo dal testo ironico. Piacciono e convincono.
Non va altrettanto bene al concorrente successivo, che finisce il numero con addosso una tuta color carne aderente.
Gli Chapeaux Blancs
Gli Chapeaux Blancs invece, due ragazzi in completo fluorescente, portano in scena un numero magico in cui, come sottolineano i giudici, nessun passaggio era prevedibile.
Passa anche Alex Orlando, ballerino che mescola diversi stili: la De Filippi non è completamente convinta, però è la giuria popolare a premiarlo.
Peppone e Corallo suonano e cantano Bocca di rosa senza scimmiottare De André, nonostante la vocalità del cantante la ricordi molto.
Forte di circa 130mila visualizzazioni in rete, il futuro tormentone italiano: Meglio o’ cane ca tu, di Cristian Vollero. L’obiettivo è il disco; intanto “vale”.
Passando da un pezzo comico di Enrico Bomboloni, l’uomo-stampante, si arriva a una performance che, a differenza della precedente, riscuote il consenso dei giudici: Ada e Paola uniscono la water ball alla pole dance.
Zio Zani
Ci avviciniamo verso la conclusione: un imitatore di Ramazzotti che, invece, imita benissimo Celentano, un memorizzatore che canta mentre memorizza sequenze di carte e, infine, una cuoca di panzerotti. La ragazza è l’unica che supera lo scoglio dei giudici, evidentemente “corrotti” dalla distribuzione dei panzerotti, a differenza della giuria popolare.
Ancora: l’assurdità di Zio Zani, che chiede il bianco e nero per stonare su un pezzo senza senso, e la ballerina Giusy, che mostra il fondoschiena il più possibile e, per dirla con Scotti, “agita il budino”. Sergio Paternò è un artista di strada che suona la chitarra in maniera singolare: lui sì che “vale”.
Ruggero dei Timidi
Last but not least, Ruggero dei Timidi si dichiara alla De Filippi: vuole essere il suo toy boy. Lei gli dice di si, così come i colleghi.
La puntata si chiude qui; come al solito, breve riepilogo delle esibizioni della serata.