The winner is viene presentato come programma che per la prima volta indaga seriamente sulle vere ambizioni dei concorrenti. In questo senso: in ognuna delle quattro puntate vengono presentati otto partecipanti che si esibiranno dinanzi ad una giuria composta da cento appassionati di canto e di musica, presieduta da Rudy Zerbi. Prima del giudizio di tale commissione, Gerry Scotti offrirà una somma di danaro al singolo artista chiedendogli di accettarla e di ritirarsi dalla gara. Il malloppo offerto parte da una base minima di diecimila euro. Ma può aumentare.
A questo punto vengono chiamati in gioco parenti e amici del concorrente che dovranno consigliargli quale decisione prendere. Se si opta per i soldi, si rinuncia alla competizione. Ma, per dirla alla Briatore, il concorrente, dopo aver rinunciato ai soldi potrebbe anche sentirsi dire dalla commissione “sei fuori”. Il che significa che, se il parere dei giudici dovesse essere negativo, si è esclusi dalla gara. Ingredienti che, secondo gli autori, serve a rendere più intrigante il percorso dei concorrenti che devono essere proprio convinti del loro valore per rifiutare somme di danaro e andare avanti. Insomma, dinanzi al malloppo offerto da Scotti, si corre il rischio di sentirsi rispondere dall’aspirante cantante. rifiuto e vado avanti, proprio come accade in Affari tuoi. Ma quello è un altro programma, o almeno dovrebbe esserlo. Perchè tutto, oramai, in tv si assomiglia.
Chi avrà il coraggio di continuare la gara, credendo nel proprio X Factor…pardon, nel proprio talento, e arriverà ad essere incoronato vincitore della prima edizione di The winner is, riceverà in premio un contratto con la Universal Music e la possibilità di incidere un singolo. Insomma la scelta tra l’immediatezza dei soldi a disposzione e l’inseguimento del proprio sogno, è la chiave di volta del programma. In questo senso The winner is è a metà strada tra un talent show e un game show. E per non farci mancare nulla, la familiare figura di “zio Gerry” assisterà i singoli concorrenti e i propri familiari nel prendere la decisione più idonea per ognuno. Sarà questa l’occasione per presentare le storie personali dei partecipanti. E c’è da giurare che non mancheranno i soliti elementi di retorica e di commozione.
Naturalmente in ciascuna delle puntate ci saranno ospiti canori e non, per rendere più appetitoso il nuovo menù televisivo. Riuscirà “zio Gerry” a non far rimpiangere ai dirigenti di Canale 5, le alte cifre di ascolto di C’è posta per te? E’ quanto vedremo tra breve.